Firenze – Il confronto con altre aree e poli territoriali è stato il viatico per la stesura e aggiornamento del Piano strategico della Città Metropolitana di Firenze, documento primario dell’attività dell’ente di area sovracomunale.
Tra queste, il territorio della Città metropolitana di Bologna, citato nel testo come area con la quale attivare forme di progettualità condivisa. Non è dunque un caso se in giugno 2022 le Città Metropolitane di Firenze e Bologna hanno siglato un protocollo d’intesa per attivare azioni e strategie di sviluppo e ripresa. C’è da dire che le due metrocittà avevano siglato un analogo documento già nel 2017.
L’attuale protocollo intende dargli seguito, anche in virtà delle trasformazioni derivanti dell’emergenza sanitaria e del nuovo quadro di opportunità previste dal Piano nazionale di Ripresa e Resilienza. Firenze e Bologna dunque come un’unica area urbana. Un accordo che i due Sindaci, Nardella e Lepore, considerano indispensabile per essere competitive con le metrocittà di Milano e Roma.
Messe insieme costituiscono una delle prime tre aree urbane d’Italia. Il protocollo parte dalla considerazione che le Città metropolitane rappresentano uno dei fattori essenziali per l’innovazione istituzionale del Paese e sono Enti territoriali che possono svolgere un ruolo di importante cerniera sociale e politica tra i cittadini e le Istituzioni. Nel caso specifico di Firenze e Bologna, la loro vicinanza di confine è ulteriormente rimpicciolita dalle nuove e recenti infrastrutture ferroviarie e autostradali. Tra le due aree metropolitane, il territorio dell’appennino tosco-emiliano, visto come cerniera di collegamento strategico tra sistemi amientali omogenei, valori culturali condivisi, eccellenze paesaggistiche e identità storiche condivise.
Obiettivi dell’intesa, di durata triennale, è l’individuazione degli ambiti di interesse comune su cui sviluppare, nel quadro delle politiche regionali e di scala metropolitana, una piattaforma di progetti che sarà condivisa anche con le Università, le Società partecipate, i Sistemi fieristici. Si punterà anche alla condivisione di strategie comuni nell’attrazione di investimenti produttivi e nello sviluppo di piattaforme logistiche, lo sviluppo di relazioni comuni con le altre città europee attraverso la rete di Eurocities. (Agnese Fedeli)
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