Firenze – La Questura di Firenze dice no, e lo dice alla richiesta di manifestare le ragioni del dissenso al comitato Firenze dice No. Motivo, come si legge sul documento e come annunciano i componenti del comitato, la presenza alla stazione Leopolda di “massimi esponenti del Governo italiano”.
“Una scelta di questo tipo non solo non ha precedenti, ma viola completamente il diritto costituzionale a manifestare – ribatte, in una nota diffusa alla stampa, il comitato – (….). Nel paese di Renzi, e ancora di più nella “sua” città, anche la libertà di espressione sembra valere solo per i suoi sostenitori. Come interpretare diversamente quanto accaduto mercoledì, quando la polizia è intervenuta per impedire una semplice conferenza stampa davanti ai cancelli della Leopolda?”.
“Renzi parla di “Leopolda del popolo” – continua la nota – ma utilizza metodi dittatoriali per impedire al popolo del NO di manifestare liberamente”.
La posizione del comitato: ” Tutto questo è inaccettabile. E per questo non rinunceremo sabato 5 novembre a manifestare le tante ragioni che compongono il nostro NO al governo e alla sua riforma costituzionale. Rinunciarvi vorrebbe dire ipotecare il diritto stesso a manifestare di noi cittadini. E invitiamo tutta la città ad esprimere la propria indignazione ed a scendere in piazza San Marco alle ore 15:00″.
Intanto, oggi alle 12 il comitato Firenze dice NO convoca una nuova conferenza stampa ai cancelli della Leopolda.