Firenze – Non perde tempo, Firenze Democratica, il nuovo gruppo scaturito dalla defenestrazione e successiva rottura con uscita dal Pd della già assessora all’urbanistica Cecilia Del Re, e porta in aula due proposte molto precise e concrete, che segnano, come si legge nella nota, una spinta concreta verso le risposte a sostegno delle fasce più deboli della città che le politiche pubbliche virtuose sono tenute a dare. “Firenze Democratica è nata proprio per dare una scossa in questa direzione e abbiamo chiesto all’amministrazione di cominciare da subito, con 2 proposte concrete da sottoporre al Consiglio comunale. La prima è l’istituzione del salario minimo per i dipendenti del Comune e per le ditte che lavorano in appalto, a cominciare già dai prossimi bandi che saranno fatti nei mesi che ci separano alla fine del mandato. La seconda è l’acquisto da parte di Palazzo Vecchio dell’ex hotel Astor, simbolo della crisi delle politiche abitative del Comune, che potrà essere convertito in uno studentato pubblico o, in alternativa, destinato all’accoglienza di famiglie con minori in condizione di indigenza o difficoltà. Due proposte che mettono al centro la visione di una città accessibile, la qualità del lavoro, dove il comune deve dare per primo l’esempio, e un’accoglienza dignitosa che si traduce anche in un investimento sulla sicurezza in città. Ci auguriamo che che questi due Ordini del Giorno di Firenze Democratica vengano approvati”.
29 Gennaio 2024
Firenze Democratica, studentato pubblico all’ex Astor e salario minimo per dipendenti e ditte in appalto
Due ordini del giorno che mettono sul tavolo “la visione di una città accessibile”
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