Firenze – Il presidente Eugenio Giani questa mattina lunedì 3 gennaio ha presentato, assieme al direttore generale Paolo Pantuliano e al dirigente del settore ‘opere pubbliche’ Michele Mazzoni, la decisione della giunta di procedere attraverso un concorso di idee alla riqualificazione del centro direzionale di Novoli dove hanno sede gli uffici regionali. Il progetto si svilupperà con la realizzazione di una “terza” torre e la rigenerazione dei due edifici già esistenti sul piano dell’efficientamento energetico e dell’adeguamento all’attuale normativa antisismica.
“Una grande sfida che comporterà uno sforzo poderoso ma che farà fare un salto di qualità degno di una Regione dal profilo autorevole come la Toscana. La nostra idea è quella di razionalizzare e rendere più efficienti le sedi della Regione Toscana”, ha aggiunto Giani. “Oggi per le sedi decentrate noi paghiamo ogni anno più di un milione di affitti – spiega il presidente – e questo progetto, che poterà a concentrare molti uffici a Novoli, ci consentirà notevoli risparmi e contenimento dei costi”.
“La terza torre – ha aggiunto il presidente – dovrà avere un profilo con un impatto non solo funzionale ma anche estetico, moderno, gradevole, sul piano architettonico e sarà il volano per il necessario re-styling delle altre due”.
“L’opera – precisa Giani – avrà un costo complessivo di 40 milioni di euro: 16 milioni e mezzo stanziati nel 2023 e i restanti 22 nel 2024. A cui si aggiungono gli iniziali 2 milioni di euro per la progettazione”.
A fornire i dettagli sul progetto della giunta è innanzitutto il direttore generale Pantuliano, che segue l’iter del piano di fattibilità e i passaggi che avvieranno e accompagneranno il concorso di progettazione: “Puntiamo a realizzare un’opera a emissioni zero che genererà vantaggi non solo sul piano economico ma anche su quello della logistica. La terza torre, che ipotizziamo di sette piani più due interrati, ospiterà circa 500 dipendenti e questo porterà l’intero centro direzionale ad una capienza massima di 1500 persone. L’operazione consentirà risparmi sui consumi e produrrà un minore impatto sull’ambiente”.
“La terza torre sarà anche la nuova sede per la protezione civile, quindi un edificio rilevante e strategico per tutta la regione – aggiunge il dirigente Michele Mazzoni – avremo anche un nuovo auditorium e una nuova sala per il telecontrollo, dove affluiranno tutti i dati in tempo reale. Anche quest’ultima sarà un fiore all’occhiello, dove convergeranno tutte le informazioni principali che riguardano il territorio”.
“L’intero progetto sarà sottoposto ad una gara di progettazione che contiamo di avviare in primavera” – spiega Mazzoni, sottolineando che l’obiettivo è “fare un polo del tutto omogeneo e armonico tra nuova torre e edifici presesistenti”. “Il concorso – aggiunge – si svolgerà in due fasi: la prima parte verterà sulla progettazione generale e quindi riguarderà anche la riqualificazione delle torri esistenti. I migliori progetti verranno ammessi alla seconda parte che avrà ad oggetto nello specifico la terza torre”.
I progetti saranno valutati da una commissione indipendente “composta – ha concluso Mazzoni – da professori universitari e da personalità di alto livello”.