Firenze accoglie Orso Tekoser, tutti gli appuntamenti per “diventare tempesta”

Firenze – “Una goccia e diventeremo tempesta”. Sono questi, i sentimenti che stamattina, alla presentazione delle iniziative con cui i familiari di Lorenzo, gli amici, i compagni di battaglia, la comunità curda vogliono rendere viva e feconda la sua avventura umana, aleggiavano in sala Macconi, a Palazzo Vecchio. Lorenzo, Orso Tekoser Orsetti,  ucciso in un agguato mentre stava combattendo per la causa del popolo curdo, democrazia e libertà, assassinato in un agguato assieme ai suoi compagni dai militi dal Daesh.

“Una goccia e diventeremo tempesta”: una moltitudine di iniziative che, spiega Alessandro Orsetti, il padre, “hanno lo scopo non solo di ricordare Lorenzo, ma anche di rilanciare verso fatti concreti il suo esempio. Si sta parlando di veri e propri atti significativi che possano smuovere una situazione che, dopo tante parole, è rimata invariata in questi mesi”. Il padre di Orso si riferisce anche a veri e propri atti internaizonali, che riguardano il rapporto fra Italia e Turchia, di salvaguardia della democrazia e del principio di autodeterminazione dei popoli. Insomma, la causa del popolo curdo, che per anni ha svolto la funzione di guardiano della democrazia e della libertà rispetto allo stato teocratico insediato col terrore di marca Isis, non deve essere dimenticata; anzi, mai come ora va illuminata per tutelare una minoranza che si trova costretta sotto una stretta molto forte da parte di altri stati, per niente riconoscenti per la sua valorosa battaglia.

Un concetto che ancora con forza ribadisce Erdal Karadey, esponente della comunità curda in Toscana, che ricorda la vendita delle armi che continua dall’Italia verso la Turschia, e il genocidio in corso sotto il silenzio dei paesi occidentali, compreso il nostro. Forse, il rilancio delle idee per cui Orso ha combattuto ed è caduto, possono strappare la coltre di silenzio.

E se la proposta, che sembrava essere stata accolta con favore, di un monumento o perlomeno l’intitolazione di un luogo pubblico a Orso, conosce ormai una battuta d’arresto, come ricorda Alessandro Orsetti, è la Firenze popolare a non dimenticarlo, a volere impedirne la cancellazione dalla memoria collettiva. Così, questa sera, a partire dalle 18.30, saranno gli studenti di scienze politiche a rendere duratura la sua figura, con il completamento di un murales al Polo universitario di Novoli, in cui il partigiano Sugo e il combattente per la libertà Orso saranno ritratti insieme. E in piazza Giorgini, domani venerdì, una targa voluta dagli amici immortalerà di nuovo il passaggio terreno di Lorenzo e il suo potente messaggio. Anche se, come ribadisce Dimitrij Palagi per i consiglieri del Gruppo Sinistra Progetto Comune, “Come consiglieri comunali torniamo a proporre di onorare la memoria di Lorenzo con l’intitolazione di un luogo pubblico importante, facendoci portatori di questa proposta in tutte le sedi, affinché il suo sacrifico non sia mai dimenticato”.

Domenica 23 giugno, chi vorrà recare un saluto a Lorenzo, potrà farlo dalle ore 10.00 alle 20.00 all’SMS di Rifredi, in via Vittorio Emanuele II, 303, Firenze. Alle 17.30 ci sarà la cerimonia di saluto con familiari e amici, associazioni e realtà politiche, la Comunità Curda, mentre lunedì 24 giugno ci sarà un momento pubblico di ricordo a partire dalle 10.30 sul piazzale di San Miniato a Monte, in via delle Porte Sante 34, prima della tumulazione che avverrà nel cimitero in forma privata verso le 12.

Due giorni fa è stata lanciata una raccolta fondi nata “dalla necessità dei genitori, dei familiari, degli amici e le amiche di Lorenzo Orsetti, Orso, di portare avanti e dare giusta memoria alla lotta intrapresa da lui e al suo essere goccia di una tempesta necessaria”. Lo strumento utilizzato è il sito www.produzionidalbasso.com.

La campagna ha il sostegno anche di ZeroCalcare: per ogni sottoscrizione di almeno 30 € sarà spedita infatti una sua stampa autografata. La campagna si articola in una serie di iniziative di cui fa parte la due giorni del 23/24 giugno “Firenze accoglie Orso”. “Siamo orgogliosi di come la città di Firenze stia raccogliendo una forte solidarietà internazionale e sosterremo in ogni modo tutte le iniziative che proseguiranno in questa direzione”, dice il consigliere comunale Dmitrij Palagi, del gruppo consiliare ….. Sempre nell’ambito del crowfunding, sabato 22 giugno, alla sede dell’occupazione di Viale Corsica, l’associazione femminista NonUnadiMeno organizza aperitivo più karaoke. La serata si inserisce nel quadro degli appuntamenti in ricordo di Lorenzo Orso Tekoser. L’incasso della serata sarà devoluto al crowdfunding per Orso. Riportiamo per esteso il link:
https://www.produzionidalbasso.com/project/lorenzo-orso-tekoser-per-continuare-la-lotta/?fbclid=IwAR2lZ1CCcPqt76HqJw6g-tSws6DVp1vf1izIFA7VH0ADE7xW01ztcgmFKdg

Ecco in sintesi il calendario delle iniziative di “Firenze accoglie Orso”:

VENERDI’ 21, alle ore 19.00 in Piazza Giorgini appuntamento per l’apposizione della targa dedicata ad Orso preparata da Marco Marchiani su un testo scelto dalla famiglia
SABATO 22, dalle 19.30 serata organizzata da NonUnaDiMeno in Viale Corsica con karaoke e benefit per la campagna di crowdfunding
DOMENICA 23 alle 9.30 APPUNTAMENTO al capolinea della Tramvia davanti all’ingresso di Careggi (fermata “Careggi – Ospedale”) per accompagnare insieme Orso fino all’SMS di Rifredi in Via Vittorio Emanuele 303
dalle 10.00 fino alle 20.00 presso SMS di Rifredi.
All’interno della giornata tutti coloro che vorranno portare un saluto o un omaggio a Lorenzo potranno farlo, con interventi, letture, riflessioni. Nel corso della giornata saranno proiettati materiali video, fotografie e videomessaggi inviati dai compagni in Rojava.
Sono previsti due momenti più “ufficiali” di interventi, il primo la mattina dalle 11.30 e il secondo il pomeriggio dalle ore 17.00.
Intanto, mentre Firenze si prepara a celebrare il “suo” Orso, una notizia interessante giunge da Torino, dove per cinque ragazzi suoi compagni, di ritorn dopo aver combattuto contro l’Isis, erano state richieste misure di sorveglianza speciale. A ricordarlo, il padre di Lorenzo, Alessandro, che commenta: “Una buona notizia, almeno per due di loro il tribunale ha rigettato la richiesta”.

Sulla vicenda torna una nota stampa di Potere al Popolo: “Eddi, Davide, Paolo, Jack, Jacopo e Luisi, come Lorenzo, avevano deciso di combattere e fare opera di informazione sulla guerra in Siria – ricordano da PaP –  mettendo in pericolo le loro vite per difendere la confederazione democratica del Rojava, dalle armi dell’esercito turco e dell’Isis: un progetto fondato sulla giustizia sociale, sulla parità totale tra uomini e donne di tutte le etnie e religioni, e su una vera democrazia.”Per loro veniva richiesta la sorveglianza speciale – continua la nota – si tratta di una controversa misura di controllo fortemente lesiva della libertà personale, che si applica in assenza di reati specifici, sulla base di semplici “sospetti”, che impone il divieto di allontanarsi dall’abitazione nella quale si viene domiciliati, e che prevede l’obbligo di presentarsi alle autorità di sorveglianza nei giorni stabiliti e ogni qualvolta venga richiesto”.

La nota di PaP conclude: “Un’assurdità considerare quest* ragazz*, modern* partigian*, alla stregua di mafiosi” e rilancia: “Continuiamo a firmare la petizione contro l’applicazione della sorveglianza per gli/le altr* ancora sottopost* alla spada di Damocle degli accertamenti”.

Nella foto interna, un bellissimo sconosciuto murales in omaggio a Orso, spuntato nei giardini del Lippi, a Firenze (foto Luca Grillandini)

 

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