Firenze – La Fiorentina cade clamorosamente in casa per 3-2 contro il Paok e mette a leggero rischio il primo posto in classifica nel girone europeo. Basterà infatti un punto nell’ultima partita contro il Qarabag per accedere alle fasi finali da testa di serie. Ma la serata del Franchi riporta i dubbi che si palesati fino a poche partite fa: atteggiamento molle e disattento, fragilità difensiva e poca incisività davanti. I primi venti minuti questa sera la Fiorentina sembrava non essere scesa in campo con gli avversari in continua pressione abili ad andare in doppio vantaggio grazie anche ad un disastroso Lezzerini, preferito stasera a Tatarusanu per difendere i pali e apparso spaesato e in difficoltà per tutta la partita.
I viola, dopo lo shock iniziale, si sono ripresi grazie al gol e alle giocate di un Bernardeschi in continua crescita, riuscendo a pareggiare ad inizio ripresa con Babacar, sempre più bomber europeo con 4 gol. Ma il cambio di modulo deciso da Sousa (dal 4-2-3-1 iniziale ad una sorta di 3-4-2-1) ha rallentato la manovra di Badelj e compagni, stasera apparsa fluida ma troppo ad intermittenza. Il pareggio sarebbe bastato per festeggiare il primo posto ma al novantesimo è arrivato il definitivo 3-2 ospite su errore di Tomovic. Il Franchi fischia e a ragion veduta, dopo l’ennesimo passo falso in quello stadio che un tempo era vero e proprio fortino per i gigliati e che adesso appare come un incubo.
A fine match Sousa striglia la squadra, troppo disattenta: “Dobbiamo farci trovare preparati in vista della prossima partita per garantirci la qualificazione. Dovevamo entrare meglio sia nei ritmi che nell’intensità, sapevamo che i nostri avversari sarebbero stati pericolosi nei contropiedi. È stata una partita molto strana, c’era un rigore su Babacar che poteva farci cambiare il volto della partita. Non possiamo concedere un gol negli ultimi minuti. Stiamo avendo troppa sfortuna. Infine una battuta su Bernardeschi, migliore in campo: “Ha grande talento e si merita le sirene delle grandi squadre”.
Anche Gonzalo dice la sua difendendo la squadra: ““Abbiamo cercato in tutti i modi di vincerla, ma sono stati più bravi loro. Non abbiamo pensato a pareggiare, volevamo vincerla lo stesso. In Europa è così, poche squadre si qualificano prima dell’ultima partita. Ogni gara per noi è importante, ora tocca al campionato. Noi distratti? No, i giornalisti parlano, noi no”.
Babacar vede il bicchiere mezzopieno: “Loro giocavano in ripartenza. Dovevamo essere più attenti, anche se secondo me abbiamo fatto una buona prestazione, ci è mancato solo il guizzo giusto per chiuderla”. Ed infine un messaggio a Sousa:” Voglio essere sempre pronto quando il mister mi dà un’opportunità, se vinciamo è meglio. Io vorrei sempre giocare, mi sto allenando così come tutta la squadra”.
Adesso testa alla prossima partita, lunedì sera contro l’Inter, diretta avversaria nella corsa all’Europa e sconfitta con lo stesso risultato dei viola contro il Beer Sheva. Una squadra da ricostruire ma con grandi campioni e un nuovo allenatore che potrà dare nuovi stimoli a tutto l’ambiente.
Ma i viola ci credono.
credono.