Firenze – Obiettivo campioni d’inverno. La Fiorentina chiude il girone di andata in casa contro la Lazio, squadra in grande difficoltà di gioco e risultati. E lo fa da seconda in classifica, ad un solo punto dalla capolista Inter impegnata in casa contro il Sassuolo, rivelazione di questa prima parte di campionato.
Arrivare al giro di boa in testa sarebbe non solo motivo di grande soddisfazione per tutto l’ambiente ma darebbe certezze in più sulle possibilità scudetto dei viola: “Conta sempre essere i primi, lavoriamo per vincere tutte le partite – ha detto l’allenatore viola – I risultati ti danno tutto: fiducia, riconoscimento, voglia di investire ancora di più. I ragazzi stanno dando tutto, rispondendomi quando gli ho chiesto ambizione e coraggio, sarei contento anche per questo traguardo parziale ma bellissimo”.
Anche il mercato ne risentirebbe positivamente, quasi costringendo i Della Valle a mettere a disposizione una super squadra per tentare la volata nella seconda parte di campionato. Proprio il mercato sta tenendo banco in questi giorni, frenetiche si susseguono notizie su possibili arrivi e contatti con giocatori di mezza europa. Il tanto richiesto difensore, rispondente al nome di Lisandro Lopez, non è ancora arrivato e sembra una pista più complicata del previsto.
Che ci sia un po’ di confusione si capisce dai nomi che circolano: colpi di prima fascia, ultimo dei quali il fenomeno belga Praet, trequartista di grandissima prospettiva, passando per Missiroli e Zielinski, poi Saponara e Mexes. Trattative, voci, ma per adesso ancora nessun arrivo. E Sousa non sembra essere contentissimo, come si può leggere dalle sue parole in conferenza stampa: “Per far le cose bene bisogna pianificare e anticipare, soprattutto se hai meno soldi degli altri. Il mercato è difficile dal punto di vista delle tempistiche. Ci vogliono i numeri per poter far bene. Dobbiamo lavorare per migliorarci continuamente ed essere predisposti per vincere”.
Concetto chiaro, ribadito parlando di una rosa poco competitiva tecnicamente: “Se non trovo le qualità che mi aspetto in tutti i giocatori il primo colpevole sono io, perché significa che non ho dato il meglio di me stesso nell’allenamento e nel motivare i giocatori. Conosco l’importanza di avere comunque tutti i giocatori disponibili. Se qualcosa non funziona, il colpevole sono io. Un mio collega mercoledì ha sottolineato l’importanza della rosa ampia e dei ricambi nel corso della stagione”.
Intanto arriva la Lazio, bestia nera nelle ultime stagioni con Montella:“I precedenti non sono positivi, ma vogliamo cambiare. Negli ultimi due anni non ne abbiamo vinta una, ma non sono preoccupato per il calendario. Abbiamo avuto tre controlli antidoping, oggi compreso, significa che siamo importanti. La Lazio è una squadra concreta con un buon allenatore. Sono due anni che gioca con gli stessi giocatori e ha fatto benissimo, ora sta facendo alcuni cambiamenti strutturali. Mancano i risultati ma collettivamente ed individualmente è una squadra importante, con valori e qualità. Per batterli dobbiamo essere al meglio”.
Fiorentina quindi che cercherà come sempre i tre punti, con un occhio alle avversarie dirette, tutte in forma e con un calendario favorevole: “Sono squadre diverse, ognuna con le sue qualità. I punti e i risultati rappresentano la verità e la realtà. Ognuno cerca di vincere con le sue armi. Cominciamo a sentire molte persone di altre squadre che ci supportano, perché stiamo facendo un grande gioco”.
Infine una battuta sul paragone col Trap, ultimo allenatore ad aver portato i viola al titolo d’inverno: “Magari. Il suo percorso come allenatore è stato veramente un percorso vincente, anche come persona. Quando smetterò anch’io vorrei avere un ricordo come il suo”. Magari lasciando, oltre al ricordo, anche qualche trofeo importante.