Firenze – Notte fonda. La Fiorentina esce sconfitta con le ossa rotte dalla trasferta di San Siro perdendo 2-0 contro un Milan non straordinario ma più convinto fin dall’inizio. I viola infatti sono apparsi da subito poco incisivi negli ultimi metri, con un giro palla sterile e un Kalinic troppo solo là davanti.
E l’assenza di capitan Gonzalo si è fatta sentire soprattutto per l’apporto dato dalle riserve, con Roncaglia e Tomovic in difficoltà per tutta la partita e un Tatarusanu che non dà le giuste certezze. E il mercato a questo punto diventa fondamentale per sopperire a mancanze tecniche e dare un cambio ai titolari, stanchi fisicamente e mentalmente. A salvarsi il solo Alonso, uscito per’altro infortunato a metà del secondo tempo. Troppo poco per impensierire un Milan quadrato che non ha concesso nulla ai viola. E dopo la prestazione deludente contro la Lazio una settimana fa, le certezze dei gigliati sembrano scricchiolare, con Juventus e Napoli oramai scappate e lo stesso Milan che si riporta a solo sei lunghezze.
Sousa predica calma:”Capitano i momenti difficili, ma si affrontano meglio col sorriso. Abbiamo mantenuto la base de nostro gioco, c’è mancata incisività. Il Milan ci ha chiuso bene, aspettando il nostro errore, noi abbiamo cercato timidamente la conclusione. Ci è mancata cattiveria nella ricerca del gol e della porta avversaria. Non cerchiamo scuse, ma quando i campi sono belli si può giocare con maggiore velocità”. Sul piano individuale ci sono stati sbagli e cose positive.
Devo dare serenità e lavorare con i ragazzi, continuare a crescere per continuare a prendere le migliori decisioni contro gli avversari che ci mettono in difficoltà. Non credo che cambiando modulo arrivino risultati diversi, dipende dai giocatori. Sto lavorando per non creare confusione nella squadra. Rossi? Dopo due anni senza giocare abbiamo fatto un lavoro tremendo con lui, gli stiamo dando la possibilità di competere e siamo fieri di quanto fatto. Al tempo stesso, uno deve pensare al meglio per la squadra.”
Anche Borja analizza la partita cercando di dispensare tranquillità:”Abbiamo avuto tanto possesso palla ma senza creare pericoli. Dovevamo avere più cattiveria davanti alla porta per cercare gol. Cosa sta succedendo a questa Fiorentina? Niente, abbiamo perso due partite di fila ma continuiamo a lavorare come abbiamo sempre fatto. Abbiamo perso sia stasera che con la Lazio perché gli avversari si sono chiusi davvero bene. E’ un peccato soprattutto dopo la vittoria di Palermo. Dobbiamo tornare subito a far risultato. Quando inizi con lo svantaggio è dura per tutti. Ci abbiamo provato ma dobbiamo avere più consapevolezza dei nostri mezzi”.
Adesso testa al Torino, partita fondamentale per ricominciare la corsa ad un piazzamento in Champions, con il ritorno di Gonzalo ma senza Vecino, mettendo ancora in difficoltà Sousa nelle scelte in mezzo al campo. Stasera Mario Suarez non ha sfigurato rispetto alle uscite precedenti, ma sembra ancora poco affidabile per dargli le chiavi del centrocampo.
E il mercato diventa fondamentale per ridare linfa ad una Fiorentina che sembra davvero in debito d’ossigeno.