Fiorentina: la vittoria sul Parma riconcilia la squadra con i tifosi (3-0)

Firenze – La risposta che ci si aspettava. La Fiorentina, dopo i giorni roventi post eliminazione dalla Uefa contro il Siviglia, era chiamata a dimostrare il proprio carattere e l’attaccamento alla maglia viola per scacciare i mugugni (neanche troppo sibilati) e le polemiche seguite alle dichiarazioni di mister Montella nel post partita europeo. E ce l’ha fatta con un secco 3-0 contro un Parma già retrocesso e con la testa lontana dal campo di gioco. Prima della partita ci si chiedeva come avrebbe riposto il pubblico del Franchi, e su questo Montella è chiaro: “i tifosi ci hanno incitato già prima della partita dimostrandoci la loro vicinanza, come sempre. Se mi svegliassi adesso, direi che ho sognato. Questo è quello che mi aspetto, sono contento che abbiamo vinto sia noi che il nostro pubblico”.

La voglia e la foga agonistica richiesta a gran voce dalla Fiesole non sono mancati, anche se nei primi minuti la Fiorentina è apparsa visibilmente contratta mentre gli ospiti, mentalmente liberi, si sono fatti  subito pericolosi in un paio di occasioni, sparendo però dopo il vantaggio viola con il colpo di testa di Rodriguez al 13° minuto. Da qui la partita è filata liscia, con i viola padroni del campo e in cerca del gol sicurezza, arrivato al 31° con bomber Gilardino, preferito alla stella (oramai caduta) Gomez.
Il secondo tempo è accademia, con Salah e Ilicic alla continua ricerca del gol in un Franchi riappacificato con la squadra, come dimostrano i cori per Pizarro e compagni. Dopo un paio di belle parate di Neto, di cui una straordinaria su Palladino, tocca a Salah chiudere i conti al 57° con un destro rasoterra da dentro area. Alla fine sono applausi, meritati, per una squadra che con questi tre punti conferma il quinto posto in classifica a due partite dal termine del campionato contro Palermo (fuori casa) e Chievo (in casa), entrambe senza nessun obiettivo da raggiungere. Un ultimo sforzo e poi sarà rivoluzione, con tanti giocatori sul piede di partenza. Una domanda però rimane sospesa: e Montella? A fine partite l’aereoplanino è chiaro: “Il mio contratto? Lo abbiamo detto, devo fare delle valutazioni insieme alla società per fare programmi insieme, con le stesse consapevolezze. Dobbiamo sederci e vedere, se qui non c’è un futuro io sto anche bene a casa. E’ tutto da capire”.
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