Firenze – Trecento tifosi davanti allo stadio accorsi ieri per salutare il pullman della Fiorentina direzione ritiro, dare il proprio contributo e far sentire il loro sostegno ed affetto a questa squadra che stasera si gioca la partita più importante di tutto il campionato. Cori, sciarpe, un tripudio viola, perche’ Firenze ci crede. Notte importante anche e soprattutto per Vincenzo Montella che arriva proprio oggi ad un traguardo importante in carriera 200 panchine da allenatore e oggi su tutto, come dice, non si puo’ piu’ appellare all’inesperienza. Dalla conferenza stampa un altro messaggio importante del tecnico che zittisce le continue voci che lo vedono lontano da Firenze: “Voglio restare qui, la clausola non conta nulla”. Il futuro di Montella non e’ legato a questa competizione, ma quello della viola si.
Ecco che il tecnico rispetto alla formazione di lunedì contro il Verona che non ha premiato, ha in mente di cambiare nove viola su undici, freschi del turno di stop. Solo Neto e Tomovic saranno confermati poi sarà una nuova rivoluzione. Montella si affida ai senatori, ai titolari di sempre, alla vera Fiorentina. Il dubbio più importante riguarda Pizarro: dopo tanto penare il cileno sembra pronto a riprendersi una maglia da titolare e il comando del centrocampo, da capire se dal primo minuto o a partita in corso. Se prevarrà la cautela su Pizzarro, Badelj sara’ pronto ai danni di Borja, nonostante il brutto colpo al setto nasale e quindi la necessita’ di giocare con una maschera speciale. Secondo dubbio, Basanta, con l’impiego dell’argentino Montella potrebbe affidarsi al 3-5-2 a sostegno di Gonzalo e Savic e a discapito di Tomovic.
Ma Montella sembra più propenso nel far scendere in campo un 4-3-3 con in difesa appunto Tomovic, Gonzalo, Savic e Alonso. A centrocampo il trio Pizzarro, Mati Fernandez, Borja Valero. In attacco si hanno le certezze pressoché garantite con il ritorno in campo di Mario Gomez e Salah, supportati da Joaquin. La scelta è obbligata, Babacar ha concluso la sua stagione, 6 settimane il tempo che se ne evince dal report medico viola, trauma distorsivo al collaterale del ginicchio destro per il senegalese. Su Gilardino e Diamanti non si può fare affidamento per il mancato inserimento in lista Uefa e su Ilicic non sembra vigere una possibilità di inserimento anche in corsa viste le prestazioni recenti.
Gli ultimi 15 giorni della Fiorentina sono stati i peggiori di tutta la stagione. La partita di stasera ha un sapore decisivo, essenziale. Ultimo dei tre obbiettivi rimasti, sfumato il sogno della Coppa Italia ed ormai il terzo posto. Dopo un ciclo di tre anni dell’era Montella e’ arrivato il momento di concretizzare, di alzare un trofeo, il bel calcio del giovane tecnico di cui tutti si sono bagnati le labbra non puo’ rimanere solo questo. Il salto di qualita’ per diventare vincenti e non rimanere ancora nell’ombra e’ imparare a saper gestire gare decisive, l’ostacolo più imporatnte fino ad adesso per questa viola. E stasera è il banco di prova decisivo. Si parte dal pareggio dell’andata 1-1, che da un piccolo vantaggio alla Fiorentina.
Tre assenze importanti per la Dinamo Kiev, Rebrov non ha convocato Dragovic squalificato, Veloso nuovamente assente come in andata, e l’attaccante Mbokani, entrambi infortunati. Una squadra, la Dinamo, che fuori casa ha mostrato sempre qualche difficoltà: in questa edizione di Europa League i suoi risultati migliori li ha fatti in casa, mentre in trasferta ha perso ben tre volte, 3-0 con l’Aalborg, 2-1 con il Guingamp e 2-1 con l’Everton. Stasera dovra’ provare a colpire la Fiorentina dove ultimamente ha dimostrato di avere dei problemi. Il reparto più forte della squadra ucraina è l’attacco (ci sono Belhanda, Yarmolenko, Lens e Kravets) come confermato dal fatto che la Dinamo sia sempre riuscita a fare gol nelle ultime 18 partite ufficiali tra campionato e coppe. Yarmolenko e’il pericolo numero uno per la difesa della Fiorentina, l’elemento piu’ tecnico della formazione Ucraina, attuale capocannoniere. A Firenze la Dinamo avra’ l’obbiettivo di vincere o di pareggiare con almeno due reti. La Fiorentina grazie al pareggio della partita di andata può passare il turno e accedere alla semifinale anche in caso di pareggio.
Rebrov in conferenza stampa ha dichiarato come l’Europa League non sia la sua priorità e potrebbe pertanto dare spazio ad alcune seconde linee. Pare essere pre-tattica piu’ che convinzione. Partendo dalla porta toccherà come sempre ad Oleksandr Shovkovskiy difendere i pali. I problemi sono in difesa dove, come preannunciato, mancherà per squalifica Aleksandar Dragovic, la cui assenza si aggiunge a quella di Mykyta Burda, suo possibile sostituto. Potrebbe pertanto toccare a Domagoj Vida fare coppia con Yevhen Khacheridi al centro della difesa, mentre sulle fasce andrebbero Danilo Silva e Vitorino Antunes. A centrocampo vista l’assenza di Miguel Veloso la coppia mediana dovrebbe essere la stessa della gara d’andata, con il doppio Sergey, Rybalka e Sydorchuk. Difficile sara’ rinunciare alla stella Andriy Yarmolenko e con lui si giocano un posto Younès Belhanda e Vitaly Buyalsky al centro, Oleg Gusev e Jermain Lens a sinistra. Unica punta, Artem Kravets.
L’ Appuntamento è per questa sera, ore 21:05, stadio Artemio Franchi di Firenze. Arbitrerà il milionario svedese Jonas Eriksson. Buon per lui.
LE PROBABILI FORMAZIONI
Fiorentina (4-3-3): Neto; Tomovic, Rodriguez, Savic, Alonso; Borja Valero, Badelj, Fernandez; Salah, Gomez, Joaquin. Allenatore: Vincenzo Montella.
Dinamo Kiev (4-2-3-1): Shovkovskiy; Silva, Vida, Khacheridi, Antunes; Rybalka, Sydorchuk; Yarmolenko, Belhanda, Lens; Kravets. Allenatore: Serhiy Rebrov.