Firenze – Oltre 100 persone hanno partecipato alla prima lezione del corso di formazione promosso da File (Fondazione Italiana Leniterapia) e coordinato da Mariella Orsi per diventare volontari e prestare assistenza ai malati gravi giunti nella fase finale della loro vita. Uomini e donne, giovani e anziani che hanno espresso la volontà di offrire gratuitamente parte del loro tempo per offrire una parola di conforto, negli hospice, alle persone a cui resta ancora poco da vivere.
“Dobbiamo imparare a pensare alle persone più sfortunate di noi” ha detto uno degli aspiranti volontari. “La vita è un dono prezioso e il mio desiderio è aiutare gli altri a viverla fino in fondo, nel modo migliore possibile” ha detto un’altra aspirante volontaria.
I volontari di File Fondazione Italiana di Leniterapia, (attualmente circa 80) che operano prevalentemente in hospice, donano tempo e disponibilità per prendersi cura della persona malata e della sua famiglia, fornendo loro sostegno, cercando di attenuare il senso di solitudine, accogliendo le angosce e prestando un ascolto attivo e partecipe. Il volontario è considerato parte dell’équipe sanitaria, ha un ruolo insostituibile nell’attività di assistenza, affiancando il personale medico-infermieristico, aiuta a ricreare un ambiente familiare in cui la persona malata si possa sentire come a casa.
“Le cure palliative – ha detto Donatella Carmi, presidente di File– vinceranno nel momento in cui tutti i medici faranno le cure palliative e sapranno come curare i malati. Tutti noi moriremo, ma è importante sapere che nel momento in cui moriremo ci sarà qualcuno che si prenderà cura di noi, che ci accarezzerà e ci porterà conforto attraverso le cure palliative”. Poi, rivolgendosi ai volontari: “Sarete paladini di un rispetto nei confronti dell’altro che ci deve essere sempre, ma soprattutto nei momenti di difficoltà come il fine vita”. E ancora: “Dobbiamo garantire, oltre alla formazione dei volontari, un continuo aggiornamento anche degli operatori delle cure palliative e delle Rsa, questo perchè le persone alla fine della loro vita hanno bisogno di cure adeguate per la loro situazione”.
“Molte persone vogliono impegnarsi in questo ambito – ha detto Mariella Orsi, responsabile per File Fondazione Italiana Lenterapia della formazione dei volontari – anche per restituire l’aiuto ricevuto quando i loro cari erano ala fine della vita. Il volontario è il professionista dello “stare” accanto, non solo al malato ma anche alla sua famiglia, che segue poi nell’elaborazione del lutto”.
File Fondazione Italiana di Leniterapia, nata nel 2002, assiste persone malate con patologie croniche in fase avanzata, tutelando la qualità della loro vita e la loro dignità. Le équipe, composte da medici, infermieri, psicologi e fisioterapisti e coadiuvate da volontari formati, operano in collaborazione con l’Usl Toscana Centro a domicilio e in 4 hospice, oltre a garantire consulenze presso altre strutture sanitarie del territorio (ospedali e Rsa). File si prende cura anche dei familiari, sia durante la malattia, che per l’elaborazione del lutto, con il supporto degli psicologi e mediante 6 gruppi di auto mutuo aiuto.
nella foto Donatella Carmi al centro e Mariella Orsi