Fine di un incuboTecnici a casa dopo la prigionia, brindisi a Casalgrande

Potranno tornare a casa gli otto tecnici italiani e i due spagnoli tenuti prigionieri dagli operai in rivolta a Suez

Festa e brindisi in Muncicipio a Casalgrande con il sindaco Andrea Rossi per il ritorno a casa dei tecnici tenuti prigionieri dagli operai in rivolta nella sala conferenze dello stabilimento di ceramiche Cleopatra a Suez.

Sono finalmente tornati a casa Maurizio Gabrieli, 39 anni, e Marco Rinaldini, 46 anni, entrambi di Casalgrande, Alberto Teneggi, 38 anni, di Sassuolo e Giovanni Gualtieri, 41 anni, di Cognento (Modena). I tecnici si erano recati in Egitto per conto della Smalticeram di Roteglia (Castellarano, Reggio Emilia).

I tecnici erano stati tenuti in ostaggio dagli operai della Cleopatra, che chiedevano aumenti di salario e migliori condizioni di lavoro.

Soddisfazione da parte degli amministratori, e sollievo per il pericolo scampato e la brutta avventura per i tecnici.

Di particolare rilievo, il racconto dell’episodio in cui un sequestratore è entrato con una bombola di gas, gli italiani pensavano volessero farli esplodere, ma poi è stato loro spiegato che era una “misura cautelare” nel caso in cui avesse fatto irruzione l’esercito.

Questo episodio testimonia la gravità del pericolo vissuto dagli emiliani, i quali hanno avuto il giusto sangue freddo nel gestire la situazione.

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