Il segnale più tangibile è stato il crollo dei Btp e dei Cct. Ritrovarsi perdite (in termini di quotazione) nell'ordine del 6-7% sui titoli di Stato in poche settimane non è piacevole. Va bene che ci sono le cedole e che a scadenza il possessore si vedrà rimborsare l'intero capitale, ma intanto l'impatto immediato èassolutamente da dimenticare (senza parlare del rischio default che aleggia sempre sulla testa). La regola per muoversi su questi mercati è una: diversificare al massimo. Anche quando si acquista un titolo di Stato è meglio non puntare su un solo Paese. In Europa i titoli francesi e tedeschi sono quelli più gettonati (il Bund tedesco ha guadagnato il 16%, in termini di quotazione, dai minimi di aprile). Gli investitori italiani possono accedere a questi titoli acquistando Etf quotati a Milano, strumenti che replicano indici obbligazionario azionari garantendo la massima diversificazione. Non dimenticare le obbligazioni in dollari: su queste impatta l'effetto valuta, ma il biglietto verde potrebbe essere la sopresa dei prossimi mesi. Diversificazione anche per l'azionario: puntando su indici di diversi Paesi. L'oro è l'investimento ma nessun bene può salire all'infinito. Certo se la turbolenza resta alta, l'oro è il bene rifugio per eccellenza, ma prima o po ila corsa potrebbe finire. Maneggiare con cura.