Firenze – L’Europa chiama e il Consiglio regionale risponde, o meglio risponde la commissione Politiche europee e affari internazionali, presieduta da Tommaso Fattori (Sì Toscana a sinistra), con una proposta di legge sulla partecipazione alla formazione delle politiche dell’Unione.
Un atto, come spiegato dal presidente, in linea con il programma di lavoro della commissione e che dà attuazione alla risoluzione n. 153 del 2017, con la quale l’aula di palazzo del Pegaso si era impegnata a istituire la sessione europea, nell’ambito delle attività del Consiglio regionale.
Una sessione che costituisce luogo istituzionale di informazione e confronto tra la Giunta e il Consiglio regionale, per definire la posizione unitaria della Regione sulle diverse tematiche europee. In tale contesto si inserisce anche la previsione di rafforzare il ruolo della commissione competente per le politiche europee, quindi una commissione Europa permanente, con un ruolo centrale nella procedura in cui si articola la sessione europea.
Fattori ha parlato di “recupero di protagonismo del Consiglio regionale, che non deve limitarsi a recepire le norme di derivazione comunitaria ma formulare le proprie osservazioni sui progetti di atti europei, partecipando così attivamente alla formazione delle politiche della UE, in linea con quanto stabilito dal Trattato di Lisbona e dall’articolo 117 della Costituzione. E’ un nuovo protagonismo rispetto a Bruxelles e rispetto alla Giunta – precisa il presidente – nel comune intento di promuove lo sviluppo delle istituzioni comunitarie in senso democratico, potenziando la finalità sociale dell’UE”.
Sulla stessa lunghezza d’onda la vicepresidente della commissione Elisabetta Meucci (Pd): “celebrare la sessione europea sarà un momento particolarmente solenne – ha affermato – siamo noi l’Europa e dobbiamo partecipare alla trattazione degli atti europei”.