Fiere di Bologna, finisce l’era Campagnoli

Ente di fatto commissariato, per decisione di Bonaccini e Merola. In arrivo da Parma Franco Boni, a cui seguirà Antonio Cellie.

Fiere di Bologna commissariate, un traghettatore che guiderà l’ente pro tempore per qualche mese e, dal 2017, un nuovo nome per voltare definitivamente pagina. Si chiude così l’era di Duccio Campagnoli alla guida delle Fiere di Bologna. Lo hanno deciso il sindaco di Bologna Virginio Merola e il presidente della Regione Emilia-Romagna Stefano Bonaccini.
In via Michelino arriverà dunque Franco Boni, milanese, ex presidente delle Fiere di Parma e manager molto stimato nel settore. Resterà un anno, giusto il tempo di avviare una rivoluzione che proseguirà con l’arrivo di Antonio Cellie, di fatto il vero successore di Campagnoli, che delle Fiere parmensi è attualmente amministratore delegato.

Via Campagnoli, dunque, che non resterà con un ruolo di garanzia. E niente soluzione interna in Fiera, visto che una volta per tutte si vuole mettere fine alle guerre interne che la dilaniano da tempo nel modo più radicale. A Franco Boni il compito di fare tabula rasa. Prima di tutto rifacendo assieme ai soci lo statuto e il consiglio d’amministrazione e riducendo il numero dei consiglieri. E poi creando la figura dell’amministratore delegato. Dovrà inoltre fare un piano industriale che permetta di allargare i padiglioni e concedere più spazio a Eima (l’expo delle macchine agricole, che minaccia di andare a Milano), mentre verrà accantonato il piano di sviluppo da 70 milioni di Campagnoli.

Il passaggio di consegne è stato discusso e deciso ieri mattina in Regione, alla presenza di Merola e dell’assessore Palma Costi. All’ordine del giorno anche le dimissioni dell’intero cda delle Fiere che verosimilmente dovrebbero avvenire domani, giorno della riunione fissato da Campagnoli.

Lo stesso Campagnoli ha reagito con rammarico ma senza troppe polemiche. Congedandosi, il presidente uscente di Bologna Fiere dice di aver fatto bene. “Ho dedicato a Bologna Fiere cinque begli anni del mio impegno. Credo, obiettivamente, di aver ottenuto buoni risultati riscontrabili nei numeri e nel prestigio internazionale e nazionale. In questo ultimo tempo e a fronte di discussioni e valutazioni che mi hanno sinceramente sorpreso e anche ferito, anche perchè a esse non sono stato chiamato a partecipare, ma soprattutto per il danno di immagine riportato ingiustamente alla nostra società, ho ritenuto di dover ribadire, sino a ora, l’impegno a garantire la ripresa o la continuità dell’attività della società di fronte a questioni istruite”. Per il successore pro tempore Boni, Campagnoli esprime stima: “Desidero esprimere la stima che viene da una lunga conoscenza professionale e collaborazione che è proseguita, anche in questi ultimi tempi, condividendo con lui la vicepresidenza di Aefi“.

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