Scandicci – Si svolgerà domani, 13 ottobre, alla Fiera di Scandicci (Spazio istituzionale, ore 16:30-18:00, ingresso libero) il dibattito “CNA: la formazione che vorremo per gli artigiani del domani” cui parteciperanno Simone Balducci, presidente CNA Scandicci Lastra a Signa, Chiara Nencioni, coordinatore dell’area formazione di CNA Toscana, Lorenzo Fabbroni, coordinatore Ambiente Impresa, l’agenzia formativa di CNA, Fabrizio Cecconi, direttore generale CNA Firenze Metropolitana, Alessandra Nardini, Assessore alla formazione professionale della Regione Toscana e Diye Ndiay, Assessore alla formazione del Comune di Scandicci.
“Il tema della formazione è una leva strategica per il presente di artigianato e pmi, ma soprattutto per il suo futuro, in special modo considerando le difficoltà di reperimento del personale che il comparto sta incontrando ormai da anni” spiega Simone Balducci.
In base agli ultimi dati di Unioncamere e Camera di Commercio di Firenze, se le aspettative occupazionali sono tutto sommato positive (11.300 assunzioni previste a settembre in tutta la Città Metropolitana), continua a permanere la difficoltà di reperimento personale da parte delle imprese che hanno dichiarato difficoltà in quasi 46 casi su 100. Tra le figure più difficili da reperire anche professioni legate ad attività operative: per fare qualche esempio, chi cerca operai specializzati nell’edilizia, nell’alimentare, nel tessile, nella metalmeccanica, nel legno ha difficoltà nel soddisfare l’esigenza il 59% delle volte. Chi cerca cuochi, camerieri e altre professioni dei servizi turistici ha difficoltà in oltre la metà dei casi.
“Non si tratta tanto di un problema di preparazione inadeguata, quanto di vera e propria mancanza di candidati per l’esistenza di un profondo disallineamento tra domanda e offerta formativa, che riteniamo possa essere colmato solo adattando i percorsi formativi alle esigenze del sistema produttivo, dunque lasciando un ampio spazio progettuale e di manovra proprio alle imprese stesse. L’offerta formativa non deve essere solo ampia, ma soprattutto tarata sulle esigenze dell’economia locale che è oggi in fase di trasformazione sia per le ripercussioni del Covid che ne impone il riassetto e riposizionamento, sia per l’adeguamento alle nuove tecnologie in cui già stiamo scontando un penalizzante ritardo” prosegue Balducci.
Un problema che per il comparto, adesso, è secondo solo a quello dei costi energetici.
Ci troviamo alle porte di un nuovo settennato della programmazione comunitaria, che in materia di formazione con il nuovo FSE+ immetterà in Toscana risorse importanti. Per CNA è indispensabile che queste risorse vengano veicolate al meglio, in coerenza con due criteri centrali: attenzione alle reali esigenze delle imprese e potenziamento del sistema duale in tutte le sue articolazioni.
“Vincere questa sfida consentirebbe inoltre di risolvere altre due problematiche. Una economica nel dare impulso alla nascita di nuove attività imprenditoriale. L’altra sociale nell’accrescere la sicurezza delle nostre città, presidiate da un maggior numero di botteghe, laboratori, negozi e sedi aziendali varie” conclude Balducci (foto).