Firenze – Si presenta con un programma di tutto rispetto, il Festival del Maggio Musicale Fiorentino alla sua 78esima edizione, illustrato questa mattina nella saletta stampa del Teatro dell’Opera. Il Sindaco Dario Nardella porta a casa un risultato importante: l’arrivo della prima trance di fondi statali che mettono in sicurezza gli stipendi dei dipendenti e l’assicurazione che quei cinquanta lavoratori in esubero verranno presto assunti in altre strutture a vocazione culturale: parola del Ministro Franceschini .
Il rapporto tra la Fondazione Maggio Musicale e il Comune di Firenze mira a diventare un modello di gestione che garantisce il funzionamento a pieno regime di questa struttura così bella ma anche tanto costosa. “La musica classica e le Opere sono il primo obiettivo, ciò per cui è nato il Teatro, – dice Nardella- ma siamo pronti a sfruttare questi grandi spazi anche per eventi di altro genere, dalla musica d’autore, ai convegni, alle kermesse culturali, un po’ sul modello della Città della musica di Roma. Questo teatro è come una Ferrari , ha le carte in regola per essere tra i più grandi teatri del mondo. Lo testimoniano il ritorno a Firenze di grandi direttori come Riccardo Muti e Daniele Gatti”.
Al tavolo dei relatori Francesco Bianchi si presenta per la prima volta non come Commissario straordinario ma nella sua nuova veste di Sovrintendente. “Non un passo da poco – commenta lui stesso- si esce dall’ emergenza e si continua “a regime” con una gestione che intende realizzare programmazioni sempre più ambiziose e ricavi più sostanziosi. “Prima di tutto- sottolinea Bianchi- con un incremento dello sbigliettamento che sempre più si avvarrà del sito, interamente ridisegnato con la nuova gestione, e delle prenotazioni on line, già adesso al 20% dell’ammontare complessivo dei biglietti venduti”. Il Festival si aprirà il 27 aprile con Fidelio, come da prassi affidato alla bacchetta del Maestro Zubin Metha, direttore principale dell’Orchestra del Maggio.
Manca quest’anno un titolo in prima assoluta- giacché l’opera commissionata a Fabio Vacchi è stata procrastinata all’anno prossimo per l’ inagibilità attuale del teatro della Pergola – ma spuntano due titoli molto interessanti: Il giro di vite (The turn of the screw)di B. Britten (22 maggio), diretto da Jonathan Webb al Goldoni e il Candide di L. Bernstein , direttore J. Axelrod , il 23 maggio al Teatro dell’Opera, entrambi nuove produzioni del Maggio Musicale, così come con un allestimento nuovo di zecca vedremo il 18 giugno Pelleas e Melisande con la direzione di Daniele Gatti. Quest’ultimo è sul podio anche per due appuntamenti concertistici, il 26 maggio (programma mozartiano) e il 28 giugno con la Sinfonia n.2 di Mahler.
Da segnalare poi i recital di vere e proprie star della tastiera: da Lang Lang, 4 maggio, a Murray Perahia, 8 maggio, Denis Matsuev, 15 maggio, Grigory Sokolov 18 maggio, oltre ai nostri strumentisti più conosciuti: Davide Franceschetti, 28 aprile, Jin Ju, 29 aprile, Giancarlo Cardini, 12 maggio, Michele Campanella e Monica Leone il 19 maggio. Da non mancare l’appuntamento con la London Symphony Orchestra diretta da Valery Gergiev il 13 maggio, in un programma tutto dedicato a Sostakovic. Un Festival di grandi presenze ma che valorizza anche le sinergie con le altre istituzioni musicali fiorentine come segnalano le collaborazioni con gli Amici della Musica, il Festival O Flos colende, Tempo Reale, l’Accademia del Fortepiano, a ribadire il solido legame con il tessuto culturale della città. Due mesi ininterrotti di spettacoli, incontri, dibattiti, rassegne cinematografiche. “Vogliamo poi dimenticare che in questi giorni oltre 4000 studenti fiorentini sono impegnati ad imparare i cori del Fidelio in laboratori musicali che sfoceranno in una riduzione dell’opera beethoveniana (a cura di “Venti lucenti”) tutta per bambini?” – dice ancora Dario Nardella- .Questa Ferrari gira che è un piacere.