Fiat lux: in arrivo l’illuminazione pubblica a led. Ci si vede di più e meglio (e si spende meno in energia)

Te li do io i lampadari coi cristalli! Un nuovo servizio di illuminazione pubblica tra sostenibilità e transizione energetica sta cambiando radicalmente il territorio reggiano: si parla di un progetto di interesse nazionale per i suoi contenuti innovativi e di risparmio che prevede la sostituzione di ben 32mila corpi illuminanti con luci a led a basso impatto energetico

Un nuovo servizio di illuminazione pubblica tra sostenibilità e transizione energetica sta cambiando radicalmente il territorio reggiano: si parla di un progetto di interesse nazionale per i suoi contenuti innovativi e di risparmio che prevede la sostituzione di ben 32mila corpi illuminanti con luci a led a basso impatto energetico.

Le modifiche apportate prevedono l’implementazione di soluzioni intelligenti per rendere Reggio sempre più una “smart city” (o “città intelligente”), promuovendo l’innovazione dei processi gestionali con servizi più mirati, migliorando la qualità della vita e la sostenibilità del territorio. L’impianto di pubblica illuminazione della città è composto da circa 41mila punti luce che comprendono illuminazione stradale, sottopassi, proiettori, elementi d’arredo urbano, illuminazione artistica di alcuni edifici e lanterne semaforiche.

Non si tratta soltanto di un intervento di manutenzione, bensì di una completa trasformazione del servizio d’illuminazione pubblica attraverso processi altamente intelligenti. Il rinnovamento non riguarda solo la luce ma anche innovativi ed essenziali servizi smart, come la video-sorveglianza o il controllo energetico e dell’inquinamento ambientale e luminoso, così da lavorare sulla vivibilità, sulla qualità urbana e sulla sostenibilità.

L’Amministrazione comunale ha lavorato sulla sostituzione delle luci in collaborazione con City Green Light, tra i principali operatori nazionali nel settore dell’illuminazione, cui è affidata la gestione del servizio. I nuovi corpi illuminanti sono dotati di luci a led che garantiscono una migliore visibilità e, quindi, sicurezza stradale, insieme ad un efficientamento energetico che consentirà un risparmio annuo di circa 11 milioni di kWh. L’intervento di City Green Light srl si inserisce nell’ambito della Convenzione firmata a ottobre 2019, della durata di nove anni, che riguarda la gestione e manutenzione della pubblica illuminazione, comprensiva della fornitura di energia elettrica, dell’efficientamento e della riqualificazione impiantistica di apparecchi illuminanti. Tra i servizi principali inclusi nel canone di gestione, per un importo pari a 4.200.000 euro all’anno, di cui 3.300.000 per l’energia e 900.000 di manutenzione, risultano, oltre alla fornitura di energia elettrica 100% certificata verde, la riqualificazione e l’adeguamento normativo dei punti luce e la loro manutenzione ordinaria e straordinaria insieme ad un servizio di call center attivo tutto il giorno.

Oggetto di riqualificazione dell’illuminazione sono il centro storico, dove sono state valorizzate le lanterne e le lampade storiche presenti, e numerosi quartieri: entro fine anno si prevede di rinnovare anche il sistema d’illuminazione delle piazze principali della città, come Piazza Prampolini e piazza San Prospero.

Si sta inoltre lavorando su parchi e aree verdi pubbliche, dove sono in corso di completamento le installazioni: entro l’autunno si procederà alla sostituzione dei vecchi corpi illuminanti del parco del Popolo con le nuove luci a led. È invece conclusa la nuova illuminazione del percorso ciclopedonale di Viale Dei Mille, con la sostituzione delle linee di alimentazione e dei pali presenti, mentre saranno completate in una fase successiva le torri faro.

Grazie poi all’installazione di sistemi di telecontrollo a quadro, ad oggi circa 600, sarà possibile controllare da remoto gli impianti attraverso i quadri elettrici: in caso di spegnimento dell’impianto un avviso automatico riferirà il malfunzionamento, così da poter intervenire tempestivamente, permettendo anche una riduzione delle segnalazioni e dei tempi di attesa delle sostituzioni. Il telecontrollo permetterà infine di monitorare i consumi, riscontrare anomalie e gestire l’impianto da remoto.

Per la realizzazione del progetto il Comune ha collaborato con Enea – Agenzia nazionale per le nuove tecnologie, l’energia e lo sviluppo economico sostenibile, Dipartimento tecnologie energetiche e fonti rinnovabili, Divisione Smart Energy. Nell’ambito dei lavori di sostituzione dei punti luce Reggio aderisce al progetto “Pell” (“Public Energy Living Lab”) sviluppato da Enea, una proposta tecnologica per l’innovazione delle modalità di gestione delle infrastrutture e dei servizi urbani. Con l’adesione alla Smart Pell Community Reggio Emilia diventa anche città pilota per la sperimentazione, su scala urbana, dell’Urban Data Check Up Model (Ucum), innovativo strumento di monitoraggio e gestione dei dati urbani strategici destinato ai Comuni. La collaborazione con Enea e City Green Light prevede, inoltre, la sperimentazione della Smart City Platform (Scp), una piattaforma per la raccolta, la memorizzazione e la visualizzazione delle informazioni provenienti dalle diverse soluzioni tecnologiche.

“Un percorso lungo e rilevante per riqualificare la città, ci lavoriamo da anni – ha affermato il sindaco di Reggio Emilia Luca Vecchi durante la conferenza stampa di presentazione -. Reggio si misura con l’innovazione tecnologica in modo totalizzante e si rapporta con la sostenibilità ambientale, di cui l’efficientamento energetico è un requisito fondamentale. Il passaggio a luci led ha modificato la percezione visiva degli spazi urbani, più illuminati e accoglienti. Consegniamo una città che, parlano i dati, fa passi avanti su scala nazionale”.

“Quando abbiamo parlato della convenzione con City Green Light la città non era a conoscenza dei risvolti che avrebbe avuto, ma oggi apprezza questo cambiamento dal grande significato in termini di innovazione tecnologica e sostenibilità – ha continuato l’assessore ai Lavori Pubblici Nicola Tria -. La nuova luce si è trasformata e questo è percettibile, con un conseguente risparmio notevole in termini economici e una luce interamente ‘verde’, ricavata da energie rinnovabili: un passo avanti verso un futuro sostenibile”.

“È un’importante parentesi per un’esperienza che vanta strumenti efficaci ed efficienti che hanno permesso la realizzazione di progetti come questo in un brevissimo periodo – ha proseguito Cosimo Birtolo, direttore commerciale City Green Light -. La nostra azienda ha concretizzato e sostenuto il progetto da centinaia di milioni di euro, avendo lo Stato sovvenzionato più di trenta milioni, in un anno e nove mesi, grazie ad un notevole processo amministrativo e tecnico. Il canone annuo ammonta a 3 milioni e 600mila euro, ma con un risparmio reale garantito di oltre il 50%, il tutto insieme ad ulteriori servizi di energy management per il mantenimento, con un risparmio di circa due milioni di euro all’anno. Ci siamo avvalsi di una tecnologia top sul mercato, con una vita utile residua dei punti luce per ulteriori 10 o 15 anni oltre ai 9 di manutenzione garantita: l’amministrazione beneficia così di un risparmio energetico e della durabilità del prodotto”.

“Attività, queste, che rientrano nel quadro di ricerca e sviluppo promuovendo e supportando il concetto di transizione energetica attraverso l’innovazione e lo smistamento energetico e gestionale – ha detto Nicoletta Gozo, coordinatrice Progetto Lumiere&Pell e Progetto SmartItaly Goal di Enea -. Il Progetto Lumière è iniziato ben 11 anni fa, partendo dal tema della conoscenza, per poi svilupparsi in efficienza. Il Progetto Pell è stato inserito per l’illuminazione e introduce uno standard di monitoraggio e fornitura a livello trasversale alla banca dati. Il Comune di Reggio diventa così un progetto pilota”.

“Siamo dentro a molti aspetti innovativi in cui si cerca di fare sforzi di miglioramento, dove risparmio ed efficienza di gestione sono parole chiave – ha concluso Paolo Gandolfi, dirigente area Sviluppo territoriale -. Il progetto ha validità e valore anche in ragione della qualità che si ottiene a livello pubblico”.

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