Firenze – “La cura del ferro la facciamo già”, si sente gridare per via dello Statuto. La fiaccolata di protesta contro le linee 2 e 3 della Tranvia è partita alle 21 da Viale Morgagni, ha raccolto altri partecipanti riuniti in Piazza Viesseux ed è terminata in Piazza della Vittoria costeggiando il Mugnone.
Tra le 100 e le 200 persone sono scese in strada senza bandiere politiche, soltanto due striscioni e qualche cartello attaccato alla schiena: sono residenti nelle zone interessate dal percorso, oppure commercianti che risentiranno molto della chiusura al traffico di alcune vie. Qualche giorno fa i negozi di via dello Statuto avevano abbassato le saracinesche per protestare.
Ma il problema che sta più a cuore a questi cittadini è quello ambientale, legato sia all’abbattimento degli alberi sia al torrente Mugnone, già oggi a rischio esondazione in caso di bombe d’acqua: con la tranvia, la situazione è destinata ad aggravarsi poiché “i tunnel per il traffico automobilistico si posizioneranno a quota inferiore rispetto al letto del Mugnone”. Il rimedio del comune per il momento sembra limitarsi ad alcune sirene che verranno istallate all’interno dei sottopassi: “mentre si registrano immensi danni a città e paesi e si contano i morti, a Firenze ci si affida alle sirene”, scrive il Coordinamento 20 Gennaio che raccoglie i Comitati della zona.
Alla fiaccolata hanno partecipato rappresentanti di Fratelli d’Italia e alcuni esponenti del Movimento 5 Stelle, ma c’era anche qualcuno della sinistra radicale. Tuttavia per la maggioranza si trattava di cittadini e residenti, diversi partecipanti che hanno dichiarato
di essere di centrosinistra o comunque di ala moderata, molti elettori del Pd.
Sul sindaco sono piovute numerose critiche: “Nardella non ha capito che votare PD non voleva dire dare il voto alla Tranvia”, dice una manifestante con la voce distorta dal megafono. Tutti applaudono.