Festival Associazioni culturali, coinvolte anche le periferie

Firenze – Un calendario fittissimo di eventi, 40 realtà culturali coinvolte, più di un mese di appuntamenti, giardini, ville, oratori, archivi, atelier e anche le strade storiche della città, oltre a una “chicca” di impegno civile con la pièces, protagonista Ottavia Piccolo, “Cosa nostra spiegata ai bambini” di Stefano Massini al Teatro della Pergola, giovedì 8 settembre, giorno dell’inaugurazione. Non è ancora tutto, perché la serie di appuntamenti illustrati stamattina, alla presentazione della  2/a edizione del “Festival delle Associazioni Culturali Fiorentine” che apriranno le porte di una Firenze sconosciuta ai più, sono molteplici, riguardano tutto il campo della cultura con incursioni e contaminazioni di vario genere, e danno l’idea di un evento caleidoscopico, che comporta il coinvolgimento, attraverso le associazioni, di tutta la città. Per l’occasione saranno visitabili 34 spazi affascinanti e inconsueti quali la Casa del Mutilato, Villa Tornabuoni Lemmi, l’archivio storico del Maggio Musicale, Casa Schlatter, Villa Il Palmerino e sei antichi oratori. Tra le iniziative da non perdere una visita a Villa Tornabuoni Lemmi, aperta al pubblico per l’occasione, un itinerario tra giardini storici e contemporanei e una visita alla Cappella di San Luca in Santissima Annunziata, da poco restaurata. E poi: convegni, approfondimenti e tavole rotonde sulla storia della città e sui suoi gioielli d’arte e architettura, la celebrazione del centenario di Padre Balducci e un omaggio a Ugo Tognazzi tra grande schermo e gastronomia.

“Di fronte alle associazioni culturali – dice la presidente del Festival Antonia Ida Fontana – i cittadini, ma anche noi stessi spesso ci chiediamo: ma non sarebbe più utile un’associazione socio-sanitaria, donare il sangue, occuparci dei cittadini più fragili? Sicuramente si tratta di associazioni di grande valore e di assoluta autilità, ma noi pensiamo , insieme a Salvemini, che la cultura sia un lusso indispensabile. Un lusso che permette ai cittadini di vivere consapevolmente, comprendendo la realtà. D’altra parte, gli studi dell’OMS hanno dimostrato che la partecipazione alla vita culturale favorisce il benessere dei singoli e della società. In questo periodo, dopo 3 anni di pandemia, l’inflazione che galoppa e una guerra in corso, l’Unione europea ha pensato essenziale finanziare interventi sulla coesione sociale. Il nostro programma, ha usufruito attraverso l’Estate Fiorentina e l’idea che la coesione sociale vada promossa attraverso la cultura, è stato reso possibile grazie all’Estate Fiorentina, al contributo della Fondazione CRF, il patrocinio della Regione Toscana. Ma la ricchezza di questo Festival è determinato da tutte le associazioni che vi hanno partecipato”.

“Siamo felici che anche questa seconda edizione riparta dal Teatro della Pergola – dice Marco Giorgetti, direttore artistico del Teatro fiorentino – in questo caso siamo un punto di partenza, un motore. E’ il ruolo dhe il Tetro nazionale dev e vuole svolgere nella città e nella Regione, u punto di avvio per lcuni processi che poi hanno un loro sviluppo e una loro autonomia, come il Festival delle Associaizoni Culturali. Lo facciamo con “Cosa nostra spiegata ai bambini”.”. Un grande tema, un tema civile, una grande attrice, “uno spazio che vuole essere spazio civile di confronto e incontro, nella proiezione del nostro futuro e dei nostri giovani”.

Eventi che si terranno in tutte le parti della città, dal centro alle periferie. Coordinatori e organizzatori della manifestazione, Francesca Fiorelli e Antonio Palma. “Un lavoro di coordinamento necessario, dal momento che ovviamente le associaizoni hanno anime diverse e stimoli diversi – dice Fiorelli – Lo scopo del Festival è far capire cosa può essere prodotto dai volontari culturali. Per quanto riguarda il Festival, sono tantissimi gli appuntamenti, fra cui i centenari, come quello di Proust in cui l’Istituto Francese offre un pomeriggio; altri interventi sono di tipo più convegnistico, come quello sulla Loggetta Platonica di Careggi, dell’Istituto del Risorgimento, pieno di riferimenti e dati interessanti”.

Fra i centenari, senz’altro degno di nota quello della nascita di Ugo Tognazzi il 24 settembre a Villa Bardini, dove è indetta una grande festa tra cucina, film, ospiti e zingarate. Saranno presenti gli amici del grande interprete insieme ai registi e attori Gianmarco e Ricky Tognazzi, per una giornata che prevede presentazioni di libri tra cinema e gastronomia – grande passione di Tognazzi – e proiezioni.

Oltre al Festival, il dopofestival: dal 1 al 19 ottobre si terrà una selezione di appuntamenti dopofestival. L’iniziativa è realizzata grazie al contributo di Estate Fiorentina, Comune di Firenze, Città Metropolitana, Fondazione CR Firenze, sponsor tecnico Unicoop. Le singole giornate prevedono importanti collaborazioni quali la Fondazione Teatro della Toscana e l’Auditorium al Duomo. Iniziative tutte a ingresso gratuito, info e prenotazioni su www.associazioniculturalifirenze.org.

Foto: Ugo Tognazzi

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