Firenze – La vita degli adolescenti nei campi profughi di Zaatari in Giordania, la più vasta area al mondo per i rifugiati siriani nella prima italiana di Captains of Za’atari di Ali Elarabi; la rivoluzione per immagini nel cinema di Nicolas Klotz e Elisabeth Perceval nel viaggio “sciamanico” in “Let’s say revolution” e l’incontro con Eugenio Barba per il documentario Zona Limite di Stefano Di Buduo sono alcuni degli eventi della seconda giornata della 62esima edizione del Festival dei Popoli, domenica 21 novembre, al cinema La Compagnia e al Teatro Cantiere Florida di Firenze (ingresso 7€, ridotto 5€ al cinema La Compagnia; 15€, 10 ridotto al Florida).
Si parte la mattina, ore 11 al cinema La Compagnia (ingresso gratuito), con il toccante Captains of Za’atari di Ali Elarabi (film anche per bambini per 11 anni in su): protagonisti Fawzi e Mahmoud, due adolescenti che vivono da anni insieme alle loro famiglie nel campo profughi di Zaatari in Giordania, la più vasta area al mondo per i rifugiati siriani. Il calcio è al centro delle loro vite: giocano tutte le volte che possono, palleggiando lungo i vicoli e le tende dell’UNHCR, tra la polvere e le rocce, tra i pali di porte improvvisate nella sabbia. Il gioco offre loro una fuga dalla triste realtà quotidiana. Quando una famosa accademia sportiva visita il campo per selezionare giovani promettenti per un torneo a Doha, le loro fantasie iniziano a prendere forma. Una volta in Qatar, Fawzi e Mahmoud vivono un sogno: lussuosi hotel, strutture di livello mondiale, nei campi si allenano per ex calciatori di fama come Xavi e Trezeguet. Un documentario appassionante sul desiderio di riscatto e sul potere dello sport di dare speranza a ogni latitudine e oltre ogni condizione sociale.
Al via la retrospettiva “Frontiere in fiamme”, omaggio a Nicolas Klotz ed Elisabeth Perceval. La coppia di registi sarà nel capoluogo toscano, in sala per presentare in anteprima italiana alle 20.30 al cinema La compagnia “Let’s say revolution”, lavoro del 2021, girato in Francia. Un documentario sciamanico, un film che avvolge come una danza infuocata, simbolo di forza eversiva di ogni atto rivoluzionario: il lavoro riflette sull’uomo e sulla sua traiettoria da schiavo in fuga a combattente di una resistenza che travalica ogni confine, attraverso tre continenti (Africa, Europa, Sud America).
Alle 15.30, il programma prosegue con il Concorso e le proiezioni di “The age of innocence” di Enrico Maisto: un diario personale, ma anche il racconto di un’educazione sentimentale. Un film intimo e libero, che ha come protagonista l’uomo-bambino che da sempre si nasconde dietro alla macchina da presa. Alle 18 “My uncle Tudor” di Olga Lucovnicova, regista che torna nei luoghi dell’infanzia dove emerge un trauma impossibile da superare: gli abusi subiti per anni da parte dello zio. A seguire “The police estate” di Antoine Dubos che simula e realizza un immenso set cinematografico, un centro di addestramento della polizia francese che diventa il luogo in cui gli allievi si preparano ad applicare la legge.
Tra gli eventi da segnalare alle 18 al Teatro Cantiere Florida, la proiezione di “Zona limite” di Stefano di Buduo a cui seguirà un incontro dal titolo “Dalla Parte di chi Guarda” con Eugenio Barba, Stefano Di Buduo e Julia Varley in un dialogo ispirato dalle immagini del film. Nella piccola cittadina di Holstebro, Eugenio Barba realizza la Festuge, uno spettacolare progetto teatrale dove cento cavalli provenienti da tutta Europa percorrono insieme la zona di confine della costa danese, irrompono in città, entrando persino nei locali della biblioteca.
PROGRAMMA: DOMENICA 21 NOVEMBRE
Cinema La Compagnia
11:00
CAPTAINS OF ZA’ATARI di Ali Elarabi (Egitto, Giordania, 2021, 74’)
Due adolescenti vivono con le loro famiglie nel campo profughi di Zaatari in Giordania, il più vasto al mondo per rifugiati siriani. Il calcio è al centro delle loro vite e il loro sogno sembra avverarsi quando una nota accademia sportiva del Qatar li seleziona per un importante torneo.
(Età consigliata 11+)
15:30
CONCORSO ITALIANO
THE AGE OF INNOCENCE di Enrico Maisto (Italia, Svizzera, 2021, 75’)
Un diario personale che è anche la storia di un’educazione sentimentale. Riuscirà l’uomo-bambino, che da sempre si nasconde dietro alla macchina da presa, a lasciar intravedere qualcosa di sé e diventare finalmente grande? Il film più intimo e libero di Enrico Maisto.
Presente in sala il regista.
18.00
CONCORSO INTERNAZIONALE
MY UNCLE TUDOR di Olga Lucovnicova (Belgio, Portogallo, Ungheria, Moldavia, 2021, 20’)
La regista torna nei luoghi dell’infanzia dove, sotto l’apparenza di una famiglia normale, emerge un trauma impossibile da superare: gli abusi subiti per anni da parte dello zio. Sfidando il silenzio, la giovane decide di affrontare il parente per metterlo davanti alla gravità delle proprie azioni.
CONCORSO INTERNAZIONALE
THE POLICE ESTATE di Antoine Dubos (Francia, 2021, 51’)
Alcuni agenti arrestano un uomo in un appartamento dai muri di cartone. Come un immenso set cinematografico, un centro di addestramento della polizia francese è il luogo in cui gli allievi si preparano ad applicare la legge: la simulazione di una società del futuro.
Presente in sala il regista.
20:30
LET’S SAY REVOLUTION di Nicolas Klotz, Elisabeth Perceval (Francia, 2021, 127’)
Attraverso tre continenti (Africa, Europa, Sud America), l’uomo compie la sua traiettoria da schiavo in fuga a combattente di una resistenza che travalica ogni confine. Un documentario sciamanico, una danza infuocata che contiene in sé la forza eversiva di ogni atto rivoluzionario.
Teatro Cantiere Florida
18:00
ZONA LIMITE di Stefano di Buduo (Italia, 2021, 63’)
Nella piccola cittadina danese di Holstebro, Eugenio Barba realizza la Festuge, uno spettacolare progetto teatrale: cento cavalli provenienti da tutta Europa percorrono insieme la zona di confine della costa danese, irrompono in città, entrando persino nei locali della biblioteca.
Presente in sala il regista. Dopo la proiezione, incontro evento Dalla Parte di chi Guarda, con Eugenio Barba, Stefano Di Buduo e Julia Varley in un dialogo ispirato dalle immagini del film.
Foto: Nicolas Klotz e Elisabeth Perceval