Si avvicina il giro di boa per l’edizione 2015 di Festareggio. Superati i primi 10 giorni (22 in tutto) arrivano anche i primi dati, che raccontano di una Festa davvero cresciuta. Al Campovolo l’affluenza è nettamente più alta dell’anno scorso e del 2013, ma i reggiani si dimostrano comunque attenti alle spese.
«L’andamento degli incassi soddisfa le previsioni e addirittura le supera – spiega Paolo Cervi, nuovo direttore della Festa – Rispetto al 2014 infatti si registra un +10%, a fronte di un importante aumento dell’affluenza. Gli ospiti di Festareggio finora sono stati 180mila, il 20% in più dell’anno scorso, segno che la nuova Festareggio sta piacendo a tutti».
Cambia sensibilmente anche il modo in cui i reggiani vivono la Festa, a testimonianza che la riorganizzazione degli spazi ha saputo leggere le tendenze del momento. Il successo dello street-food si avverte anche al Campovolo: gran parte del boom di questa edizione è proprio legato all’affollamento dei ristori veloci, per i quali si registra, rispetto al 2014, un incremento delle consumazioni del 35%. Un dato influenzato da una programmazione più giovane, ma anche dalla situazione di crisi con la conseguente riduzione della propensione al consumo che condiziona lievemente anche i ristoranti, per cui l’incasso è lo stesso del 2014, a fronte di un numero di pasti serviti (più di 40mila) che è aumentato di oltre il 10%. Nei primi 10 giorni di Festa infatti sono stati erogati 5000 pasti in più dell’anno scorso.
«Insomma, se l’utente tradizionale c’è e rimane grossomodo stabile – prosegue Cervi – l’exploit è legato a chi viene a ritrovarsi, a passeggiare per la Festa anche senza fermarsi a cena, a fare anche tardi a un tavolino per due chiacchiere in una modalità più “easy” rispetto alla tradizione. Il dato più sorprendente è quello dello spazio giovani Madiba, che raddoppia gli incassi rispetto al 2014 e premia la programmazione dell’Arena Spettacoli».
Si dimostra vincente anche la formula delle piazze, con la tenda dibattiti al centro della festa, che consente di coinvolgere di più gli ospiti rispetto agli anni precedenti, con una Piazza Grande sempre gremita anche per gli appuntamenti politici. «Non c’è più un “comparto politico” separato dal resto – conclude il neodirettore – e a pensarci bene questo è un buon ritratto dell’elettorato del PD».