Pistoia – Pistoia è l’unica tra le città toscane a dedicare un culto all’apostolo Bartolomeo, che omaggia come santo protettore dei bambini e delle bambine. Il 24 agosto, giorno della festa del santo, sin da tempi remoti, la piazza antistante la chiesa di San Bartolomeo in Pantano si anima di bambini e bambine che vengono portati “ad ungere” presso l’altare perché siano protetti da San Bartolomeo contro le insidie degli spiriti maligni. La tradizione si affermò a Pistoia quando la comunità benedettina di S. Bartolomeo venne sostituita dai Canonici Regolari Lateranensi che diffusero un rito di origine umbra subito accolto dai pistoiesi.
I festeggiamenti per San Bartolomeo quest’anno inizieranno venerdì 22 alle 17, con la presentazione dei lavori di restauro, appena conclusi, della chiesa di Santa Maria del Soccorso o Santa Liberata. Venerdì, dunque, la chiesa sarà finalmente riaperta al pubblico grazie al fondamentale contributo della Fondazione Cassa di Risparmio di Pistoia e Pescia, della Confederazione Episcopale Italiana (CEI) e del Comune di Pistoia. Per l’occasione, dopo i saluti istituzionali, ai quali sarà presente il vice-sindaco Daniela Belliti, il professore Alberto Cipriani terrà una conferenza dal titolo “Santa Maria in Borgo Bambini o Santa Liberata. Storia e vicende di un’antica chiesa pistoiese”.
Alle 21 la chiesa ospiterà il concerto, ad ingresso libero, dell’insieme di Fiati in Concerto, con brani del repertorio di Mozart, Agay, Beethoven. L’orchestra è formata da Vittorio Manfredini 1° corno dell’orchestra Lirico Sinfonica del teatro del Giglio di Lucca, Roberto Meoni solista ed Insegnante di Clarinetto presso Scheffild Music Accademy, Costantino Frullani 1° Fagotto dell’orchestra Lirico Sinfonica del teatro del Giglio di Lucca; Rosaria Benvenuti Flauto 1° Flauto dell’orchestra Lirico Sinfonica del teatro del Giglio di Lucca, Sandro Gori Oboe.
Sabato 23 le celebrazioni si apriranno alle 17.30 con i vespri, proseguiranno alle 18 con la benedizione dell’olio per le unzioni, che inizieranno alle 19.00 e proseguiranno fino alle 23.30.
Dalle 19 alle 21 nel giardino della chiesa di San Bartolomeo e nella piazza saranno organizzati giochi di strada (trampoli, giochi di carta, origami e campana) con Maurizio e Adriano, e uno spettacolo di burattini a cura dell’Associazione TEA.
Domenica 24 alle 7, alle 9 e alle 11, verrà celebrata la Santa Messa, e dalle 8 alle 13 e dalle 15.30 alle 23 si continuerà con il tradizionale rito dell’unzione. Dalle 16.30 fino alla mezzanotte la festa continuerà con giochi medioevali a cura della Compagnia dell’Orso, con i giochi di strada, uno spettacolo di bolle di sapone, il Karaoke per bambini con Matteo, giochi a cura della Croce Rossa e con l’estrazione della lotteria di San Bartolomeo 2014.
Il rito dell’unzione si affianca ad un clima di festa con banchetti di dolci e giocattoli lungo le vie limitrofe alla chiesa ove si può acquistare la famosa “corona di San Bartolomeo”, fatta con grossi biscotti di pastafrolla infilati uno dopo l’altro, chiamati “pippi”, alternati a confetti e cioccolatini. Una golosità tipicamente pistoiese che ogni forno e pasticceria sforna in gran quantità per la gioia di grandi e piccini.
Per consentire lo svolgimento della festa saranno adottati i seguenti provvedimenti alla viabilità: dalle 18 di sabato alle 24 di domenica in piazza San Bartolomeo, via San Bartolomeo, via Porta Guidi, vicolo Ombroso, via Porta al Pantano (tratto da piazza San.Bartolomeo a via Trenfuni) e via Porta San Marco (tratto dalla piazza San Bartolomeo a vicolo Chiappettini) sarà istituito il divieto di sosta con rimozione forzata e divieto di transito a tutti i veicoli. Nella via Porta al Pantano (tratto dalla via dei Baroni alla via Trenfuni) sarà temporaneamente invertito il senso di circolazione. In via Filippo Pacini (tratto compreso dalla piazza Giovanni XXIII a vicolo Gora) sarà istituito il divieto di sosta con rimozione forzata per tutti i veicoli.
Note sulla chiesa di Santa Maria del Soccorso. L’origine della chiesa è databile fra il XII ed il XIII secolo, e fu soppressa dal vescovo Scipione de’ Ricci nel 1784. Il restauro della chiesa, curato dall’Architetto Francesco Cecchi e voluto dal parroco Don Luca Carlesi, si è concentrato sul consolidamento statico del tetto e sulle volte seicentesche notevolmente degradate. Nell’ambito dei lavori sono state recuperate e valorizzate le componenti d’arredo lapideo della facciata romanica su vicolo Borgo Bambini e del portale d’ingresso laterale di epoca seicentesca con frontone curvilineo e stemma della famiglia Cancellieri, su via San Bartolomeo. L’interno della chiesa è stato riportato alla sua veste seicentesca con i portali restaurati in pietra serena, l’altare maggiore del 1656 con colonne corinzie e capitelli floreali sormontati da trabeazione e medaglione lapideo centrale. Nella specchiatura centrale dell’altare maggiore l’opera di restauro di Lidia Gallucci permette di apprezzare nella sua veste originaria l’affresco della Madonna del Soccorso, di autore ed epoca ignoti, che dopo essere stato custodito prima nello scomparso convento dei Gesuiti e poi in una piccola cappella al Ceppo venne posto nella chiesa di Santa Liberata nel 1936 che, da quel momento fu chiamata Santa Maria del Soccorso.