Festa per Pistoia capitale della cultura con Gentiloni e Franceschini

Pistoia – Visita del Presidente del Consiglio dei Ministri Paolo Gentiloni e del Ministro dei Beni e delle Attività Culturali Dario Franceschini  a Pistoia capitale italiana della cultura.

La visita ha avuto una durata di due ore, durante le quali hanno visitato, con il sindaco Samuele Bertinelli, il Museo del Novecento e del Contemporaneo di Palazzo Fabroni, che, oltre alla sua collezione permanente, ospita in queste settimane la mostra “PRÊT-À-PORTER” di Giovanni Frangi, a cura di Giovanni Agosti. Si sono poi spostati nella chiesa di Sant’Andrea, dove hanno potuto ammirare uno dei massimi capolavori della scultura italiana medievale: il pulpito di Giovanni Pisano.

Nel Palazzo comunale sono stati accolti dai membri del Comitato Promotore (oltre al Comune di Pistoia, la Regione Toscana, la Provincia, la Diocesi di Pistoia, la Fondazione Cassa di Risparmio, la Cassa di Risparmio e la Camera di Commercio) e dal comitato scientifico di Pistoia Capitale Italiana della Cultura.  Il Presidente ed il Ministro hanno firmato il libro d’onore del Comune di Pistoia, e sono stati omaggiati dei volumi degli Statuti Pistoiesi del Secolo XIII, nelle edizioni della Società Pistoiese di Storia Patria, dono dal valore altamente simbolico, essendo, lo Statuto dei Consoli di Pistoia,  la più antica raccolta di leggi dell’età Comunale. Sono stati donati loro anche una confezione di tipici confetti pistoiesi e una penna con intarsi di legni pregiati, espressione dell’artigianato di qualità del nostro territorio.

Ed ecco così la Pistoia dalla storia e tradizione due volte millenaria, come ha ricordato anche il presidente della Regione Toscana Enrico Rossi e prima di lui il sindaco Bertinelli. Ecco la Pistoia che si contraddistingue per il tradizionale riserbo, ma ha da sempre frequentazioni con il mondo e dove si costruiscono anche i treni veloci tra i più belli al mondo, come qualcuno ha detto. Ecco la Pistoia città anche della pace e del dialogo interreligioso, scelta anni fa con la valle dell’Orsigna, per l’ultima parte della sua vita, da Tiziano Terzani, che raccontava la guerra predicando l’armonia. Ecco la Pistoia, immersa tra passato, presente e futuro ma che intende interpretare la cultura anche come occasione di rigenerazione urbana. Tutto insieme, come nel video che ha aperto questo pomeriggio l’incontro in palazzo comunale.

“Pistoia, la cui monumentalità è assai eloquente, è una città ricca di storia, di cultura e di radici che affondano in un quotidiano medievale umanistico che sa rigenerarsi di continuo – ha sottolineato Rossi nel suo discorso in Sala Maggiore di Palazzo di Giano – Ma Pistoia capitale indica anche la via maestra per lo sviluppo culturale dei nostri sistemi locali: una lezione per tutti, anche qui in Toscana, ovvero l’idea di una crescita equilibrata, come il paesaggio toscano, dove non solo si limita il consumo di suolo ma si tende al recupero degli spazi urbani dismessi (uno fra tutti l’ex ospedale del Ceppo) per trasformarli in opportunità di nuova occupazione, sostenuta in questo dalla Regione”.

E’ il modo di interpretare lo sviluppo (e la cultura) che si intreccia con il ‘rammendo delle periferie” richiamato più tardi dal presidente del consiglio Gentiloni, che parla di un patrimonio da conservare e rivitalizzare, o con il ‘museo diffuso ‘ e il turismo sostenibile e di qualità a cui si deve puntare, come ricorda poi il ministro Franceschini.

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