Presso la caserma “Ten. Gen. Achille Borghi”, sede del Comando Provinciale della Guardia di Finanza di Reggio Emilia, si è celebrato il 243° anniversario della fondazione del Corpo. La cerimonia si è svolta alla presenza di una rappresentanza di Ufficiali, Ispettori, Sovrintendenti, Appuntati e Finanzieri in servizio a Reggio Emilia; dei Comandanti delle Tenenze di Guastalla e Correggio e di una rappresentanza della locale Sezione A.N.F.I. Dopo la lettura del messaggio inviato al Comandante Generale del Corpo dal Presidente della Repubblica – On. Sergio Mattarella – e dell’ordine del giorno speciale diramato dallo stesso Comandante Generale – Gen. C.A. Giorgio Toschi -, ha preso la parola il Comandante Provinciale di Reggio Emilia – Col. Roberto Piccinini – per tracciare il bilancio dei primi 5 mesi del 2017 e per dettare le linee programmatiche per la seconda parte dell’anno. Sono state, quindi, consegnate alcune ricompense di ordine morale a 13 Finanzieri distintisi in operazioni di servizio per lodevole comportamento e particolare rendimento. Nel corso del suo breve intervento, il Col. Piccinini ha voluto ringraziare tutte le Fiamme Gialle reggiane per il qualificato impegno profuso, che ha consentito in questi primi 5 mesi del corrente anno di ottenere risultati significativi in ogni comparto operativo. Contrasto all’evasione, all’elusione ed alle frodi fiscali.
Il contrasto alle frodi fiscali ed all’economia sommersa costituisce obiettivo prioritario del Corpo e viene attuato calibrando l’azione di servizio sulla base dell’analisi della realtà economica locale, ricorrendo sia all’esecuzione di attività ispettive di natura amministrativa (“verifiche” e “controlli”) che ad indagini di polizia giudiziaria. Sono state eseguite: 24 indagini di polizia giudiziaria in materia di reati tributari (su un totale di 76 indagini di p.g.); 179 interventi ispettivi (tra verifiche e controlli fiscali) ai fini II.DD., IVA ed altri tributi; 1.331 controlli strumentali (1.005 in materia di scontrini / ricevute fiscali e 326 sul trasporto delle merci). Sono stati scoperti 22 evasori totali (di cui il 50% nei settori del commercio e dell’edilizia) e sviluppate mirate attività ispettive in materia di “evasione fiscale internazionale”, individuando 6 casi di frode nello specifico settore, perpetrati mediante l’esterovestizione della residenza di persone fisiche, l’omessa dichiarazione di disponibilità finanziarie e patrimoniali detenute all’estero, anche avvalendosi dell’interposizione di trust artatamente costituiti a tale scopo, nonché tramite il ricorso al transfer pricing (meccanismo che consente a società di delocalizzare redditi, altrimenti imponibili sul territorio nazionale, in 2 / 3 capo a soggetti rientranti nel medesimo gruppo societario, ma ubicati in paesi esteri a fiscalità più conveniente).
Sono state denunciate alla competente Autorità Giudiziaria 59 persone (di cui 1 in stato di arresto) per violazioni penali tributarie (inerenti principalmente l’emissione / utilizzo di fatture per operazioni inesistenti, l’omessa o infedele dichiarazione di redditi e l’occultamento e/o distruzione di documentazione contabile). Conseguentemente all’attività di verifica fiscale, sono state avanzate alla competente Autorità Giudiziaria proposte di sequestri preventivi finalizzati alla successiva confisca per valore equivalente di beni per oltre 6.300.000 euro. Si segnala, in particolare, un’operazione portata a compimento nel mese di giugno che ha consentito di individuare un’ingente frode fiscale posta in essere attraverso società fittizie e fatture per operazioni inesistenti, pervenendo alla sottrazione di materia imponibile e violazioni in materia di IVA per oltre 90 milioni di euro ed alla denuncia all’A.G. di 10 persone per reati tributari. Inoltre, sono stati individuati 6 lavoratori irregolari e 5 datori di lavoro verbalizzati per impiego di manodopera irregolare.
Tutela della spesa pubblica. L’attività operativa in questo sensibile comparto si estrinseca nel monitoraggio dei flussi di spesa originati dai contributi alle imprese, di origine nazionale o comunitaria, dai finanziamenti del servizio sanitario nazionale, nonché dalle risorse movimentate per i pubblici appalti e dal sistema previdenziale nazionale. In particolare, sono stati effettuati interventi finalizzati a riscontrare la corretta percezione di risorse a carico del bilancio nazionale e/o locale per incentivi alle imprese, che hanno portato ad individuare circa 41.500 euro di contributi indebitamente percepiti (su un totale di contributi controllati di oltre 85.000 euro). Contrasto alla criminalità economico-finanziaria. L’impegno operativo è stato indirizzato all’individuazione ed aggressione sistematica dei patrimoni illecitamente accumulati dai soggetti direttamente o indirettamente (tramite prestanome) riconducibili all’area della criminalità organizzata. Strettamente connessa e complementare è l’attività ispettiva svolta nel più ampio settore del mercato dei capitali, a contrasto dei fenomeni di “usura”, “riciclaggio”, “trasferimento fraudolento di valori” e “falso nummario”. Gli interventi sono stati sviluppati attraverso mirate indagini di polizia giudiziaria, ispezioni antiriciclaggio effettuate nei confronti degli intermediari finanziari abilitati e con lo sviluppo di segnalazioni di operazioni sospette pervenute dagli operatori qualificati: sono state approfondite 111 segnalazioni della specie (di cui 13 con risvolti penali) ed effettuato n. 1 controllo antiriciclaggio nei confronti di un intermediario finanziario. Sono stati altresì effettuati mirati interventi a contrasto del falso monetario che si sono conclusi con ritiro dalla circolazione di 287 banconote false (di cui il 72% costituito da tagli da 20 €), per un valore di circa € 8.500.
L’attività svolta in materia di reati fallimentari ha portato alla denuncia di 21 responsabili di bancarotta fraudolenta patrimoniale e/o documentale, accertando una sottrazione di beni all’attivo fallimentare per oltre 7,5 milioni di euro, nonché alla proposta di sequestro di beni per oltre 8 milioni di euro. Eseguiti accertamenti patrimoniali nei confronti dei soggetti che presentavano una sperequazione tra redditi dichiarati e patrimonio posseduto: ai sensi della normativa antimafia, sono state analizzate le posizioni patrimoniali di 32 soggetti (28 persone fisiche e 4 persone giuridiche), avanzando proposte di sequestro alla competente A.G. per circa 6,5 milioni di euro. Inoltre, nel mese di marzo u.s., è stato tratto in arresto un pregiudicato evasore fiscale (al quale già erano stati sequestrati nel mese di dicembre 2016 beni di lusso e denaro contante per oltre 21 milioni di euro), in esecuzione di una ordinanza di custodia cautelare in carcere emessa dalla locale A.G., per i reati di usura, ricettazione e riciclaggio.