Firenze – Anche la Festa della Donna può essere un’occasione per un evento social da seguire su Twitter e diventare un modo per estende le nostre conoscenze nel mondo dell’arte e condividerle con gli altri. Forte dei suoi 9.400 follower @museiincomune, l’account twitter che raggruppa il Network dei Musei Civici di Roma in collaborazione con l’assessorato alla cultura e il turismo e la Sovrintendenza Capitolina ai Beni Culturali per l’8 marzo lancia #Donneinarte, un percorso alla scoperta delle affascinanti storie di artiste di ieri e di oggi le cui opere sono custodite nei Musei civici. Testimonial d’eccezione di questo viaggio nell’arte al femminile è Julia Domna Augusta imperatrice romana, moglie di Settimio Severo e madre di Caracalla e definita anche “mater castrorum” per la sua presenza a fianco del marito nelle spedizioni militari, grazie alle sua capacità riuscì a riunire intorno a sé un circolo culturale di livello di filosofi, artisti, letterati, poetici, medici. Nell’atrio del Palazzo Nuovo dei Musei Capitolini un suo ritratto in marmo con la celebre acconciatura “ a parrucca” che divenne di gran moda al tempo.
Vera e propria eroina romantica, Charlotte Bonaparte, figlia di Giuseppe, fratello di Napoleone, ebbe una grande passione per l’arte con la predilezione per il ritratto e il paesaggio dal vero, le sue opere sono raccolte nel Museo Napoleonico, insieme a lettere, memorie e album di ricordi. Corinna Modigliani, insieme alla sorella Olga dedicò la sua vita all’arte con una predilezione per la tecnica del pastello, suo è il “Ritratto di donna” eseguito intorno al 1913 e che ancora oggi fa parte della Galleria d’Arte Moderna di Roma Capitale. Sempre nella Galleria si trova la scultura in gesso “Riflesso nello specchio” di Antonietta Raphael Mafai che con Mario Mafai aderì alla Scuola di Via Cavour operando al di fuori dagli ideali estetici promossi dal regime fascista. Nell stanze di Casa Moravia troviamo le opere della sorella maggiore dello scrittore, Adriana Pincherle che manterrà sempre una sua identità artistica con il dato figurativo saldamente agganciato alla densità cromatica.
Nel Foyer del Macro l’opera “Ciclista” di Titina Maselli che più volte si è confrontata con il mondo dello sport e “Giallobianconero” di Carla Accardi, scomparsa lo scorso anno e importante esponente dell’astrattismo italiano. Arriviamo infine a un’artista contemporanea Valentina Venturi, classe 1979, la cui produzione che intreccia memoria, scrittura e performance, è visibile negli spazi “Artisti in residenza”. Il percorso dell’arte al femminile non può che concludersi con le opere monumentali che fino al 15 marzo sono esposte nell’area intorno al Museo dell’Ara Pacis di Beverly Pepper, artista statunitense che ha ricevuto l’onorificenza di Commendatore all’Ordine del Merito della Repubblica Italiana e che lo ha accolto con queste parole : “Sono molto orgogliosa di ricevere un’onorificenza dalla terra che ha dato origine alla mia ispirazione più intensa – il territorio italiano, le persone, il temperamento, la storia e lo spirito -è qualcosa che porterò con me per il resto della mia vita“.“.