Detto, fatto, come voleva un tempo un adagio berlusconiano. Ma qui Re Silvio non c’entra. Il caso della recente nomina di Annalisa Rabitti a presidente delle Fcr finirà sul tavolo del presidente dell’Autorità nazionale Anticorruzione Raffaele Cantone a firma dell’onorevole Maria Edera Spadoni, dei consiglieri comunali 5 stelle Paola Soragni e Norberto Vaccari e del consigliere regionale dello stesso partito Gianluca Sassi.
I quattro hanno infatti firmato l’esposto in cui chiedono all’Autorità in materia di verificare l’eventuale violazione della legge Severino, data per scontata dagli estensori dell’esposto, da parte della giunta di Reggio nell’atto della nomina.
Secondo la Severino nei due anni successivi alla nomina di un membro di giunta o di un consiglio di un comune con popolazione superiore ai 15mila abitanti, non è possibile per costoro avere altri incarichi amministrativi. Il caso Rabiti era già finito in sala Tricolore.
In quella occasione il sindaco Luca Vecchi aveva riferito che tutto sarebbe in regola perché la legge citata si riferirebbe ad incarichi operativi e non rappresentativi come sarebbe invece il caso della presidenza di una partecipata. Prima della nomina della Rabitti, sempre stando alle dichiarazioni degli uomini della giunta, la vicenda sarebbe stata vagliata e approvata dalla stessa Autorità cui ora si rivolgono i 5 stelle.