Riceviamo e pubblichiamo:
“Non esistono ruspe democratiche, non esistono ruspe umanitarie”, così esordisce Tommaso Fattori, capogruppo di Sì Toscana a Sinistra, commentando l’intervista del sindaco Dario Nardella al quotidiano la Repubblica.
“Vedo una strategia studiata a tavolino che cerca di recuperare voti a destra e a sinistra, dando un colpo al cerchio e uno alla botte, o meglio, un colpo alla ruspa e un colpo all’acqua pubblica. Ma così si intorbidano solo le acque, che, per inciso, al momento restano saldamente privatizzate”.
Continua Fattori: “Nardella agita lo spauracchio Salvini mentre propone una sorta di omeopatico salvinismo light. La verità è che le scelte dell’attuale ministro dell’interno sono solo il compimento della linea di Minniti. E la verità è che oggi c’è meno criminalità che in passato, ma la missione di Nardella & C sembra essere quella di alimentare l’ossessione sicurezza, legittimando le fake news della destra”.
“Ora l’entusiasmante prospettiva sarebbe quella di unire la sinistra e il PD per fermare Salvini in modo da fare poi le stesse politiche di Salvini, ma con un pò più di educazione? Vedo svuotamento etico, mancanza di visione, tatticismo senza cuore, attori stanchi il cui fine è vincere senza un’idea di società nuova e più giusta in testa. L’obiettivo è vincere per fare le ruspe democratiche e per fare le politiche sul ‘decoro’ o sulla ‘sicurezza’ quando i dati ci dicono che da tempo omicidi, furti e rapine sono diminuti a Firenze e in tutta Italia”.
“Bene la svolta, assai tardiva e un pò strumentale, a favore dell’acqua pubblica, ma è bene dire sì anche agli asili pubblici, mentre Nardella è colui che ha privatizzato i pomeriggi delle scuole dell’infanzia. E si dovrebbe dire sì al patrimonio immobiliare pubblico, mentre Nardella sta alienando le poche case popolari rimaste nel centro storico, ormai consegnato alla rendita. Dire sì a rifiuti zero, chiudendo la stagione dell’incenerimento, mentre il sindaco insiste su Case Passerini. Dire sì alle opere utili, come lo è certamente la tranvia, anche se con progetti e percorsi più razionali e non nei tempi biblici a cui abbiamo assistito, e non al folle progetto del Tunnel tav o ad una nuova pista aeroportuale perpendicolare ai venti prevalenti, che si vorrebbe collocare a forza là dove è impossibile e sbagliato che stia”, conclude Fattori.