Al netto del rispetto delle quote rosa, dell’annunciato ringiovanimento, del previsto mantenimento di alcune figure, della soddisfazione da attribuire a chi comunque si è speso per te e di un certo (ma non troppo) equilibrio di partito, Luca Vecchi non ha poi avuto tutte queste enormi possibilità di manovra per comporre la sua squadra. Che ormai, dopo la riunione Pd di lunedì, si può dire ufficiosa. I nomi in sostanza sono questi; e che alcuni fossero noti da mesi, la dice lunga sui meccanismi di “novità” sottesi appunto alla formazione dell’esecutivo.
Comunque staremo a vedere i risultati che la squadra e i singoli assessori daranno. Detto del metodo (il solito), per il merito c’è tempo. Magari qualcuno la farà da fenomeno, si spera. Allora, si deve pur sempre rispettare l’unico vero alleato politico, Sel nella fattispecie e dunque ci sarà la riconferma di Matteo Sassi (già nella giunta precedente) con delega alle politiche sociali. E probabile vicesindaco. Riconfermata anche Natalia Maramotti (nonostante qualche critica e il risultato preferenziale inferiore alle attese) con delega al commercio e al centro storico.
Venendo ai nuovi, c’è il nome noto da mesi in virtù del patto di non belligeranza tra civatiani e renziani (più di nome che di fatto) Mirko Tutino, già assessore provinciale e che potrebbe occuparsi di ambiente e cultura. Quindi i diciamo così i “tecnici” Alex Pratissoli, manager di area Pd, forse allo sviluppo economico e all’urbanistica, poi Francesco Notari, già consigliere comunale, che potrebbe andare al bilancio.
Poi, oltre ad un minimo di continuità col passato, vanno rispettate le quote rose. Ecco allora Valeria Montanari, saggiata in un primo momento come portavoce, che avrebbe l’ufficio ad hoc dell’innovazione tecnologica e della comunicazione. Serena Foracchia, presidente di Reggio nel Mondo, alle relazioni internazionali, Raffaella Curioni, presidente di Qua.Dir, istituto di alta formazione di Legacoop, alla scuola e istruzione.
Capogruppo Pd sarà il più votato Andrea Capelli cui Vecchi avrebbe dato volentieri un assessorato ma che lui stesso, per motivi di lavoro, ha rifiutato mentre alla presidenza del Consiglio sarà riconfermata Emanuela Caselli come lei stessa ha chiesto in tutte queste settimane. Non tutti sono stati accontentati che la fila davanti alla porta di Vecchi è stata biblica. D’altronde visto il successo ottenuto elettoralmente parlando, le liste d’appoggio alle elezioni non sono state propriamente soddisfatte anche perché il loro apporto, che pure c’è stato, non è stato determinante per la vittoria. Primo Consiglio il 26 giugno, tra poco la presentazione ufficiale della giunta.