Pontedera – Problemi, dubbi, speranze, richieste accorate. E poi moda, progetti, idee, creatività. Il futuro visto con gli occhi dei ragazzi dell’Istituto Modartech, andato in scena ieri sera in piazza Corradino Ascanio, nello spazio antistante l’ex stabilimento Piaggio, è stato un successo.
Un migliaio i partecipanti all’evento, che si sono riversati intorno alla passerella per vedere dal vivo le proposte 2019 dei giovani allievi. È “Futur Is” il tema che i ragazzi sono stati chiamati a interpretare quest’anno per dare vita alle proprie collezioni e il futuro che si immaginano è roseo, certo, ma anche pieno di interrogativi e grandi sfide da affrontare, prime tra tutte l’ambiente e l’affermazione dei diritti degli individui.
“Tutto quello di cui abbiamo veramente bisogno è un futuro”, grida a gran voce Greta Thunberg durante le manifestazioni dei Fridays for future di cui si è fatta portavoce, e sembra davvero che le nuove generazioni di allievi dell’Istituto Modartech siano ben consapevoli dei problemi che attanagliano il pianeta, e questo traspare dalle proposte che hanno portato in passerella durante l’annuale Fashion Show, evento di chiusura dell’anno accademico 2018/2019.
Da una parte i Modartech Graduate del corso in Fashion Design (un percorso triennale che rilascia un diploma di laurea equiparato alla Laurea di primo livello, riconosciuto dal Miur), hanno dato vita a collezioni che strizzano l’occhio, tra le altre cose, all’ambiente (come i capi che proiettano la fantasia in un futuro in cui le microplastiche ricopriranno l’oceano, materiali che vengono riproposti come scaglie ricamate), al cyberbullismo (con una linea ad alto contenuto hi-tech che punta il dito contro quella “violenza invisibile” che spesso serpeggia sulla rete) o al calvario dei migranti (che si traducono in passerella nella presenza di salvagenti e teli termici).
Dall’altra non dimenticano però di farlo con stile, presentando al pubblico idee che lasciano grande spazio all’artigianalità e alla manualità – con tessuti lavorati a mano, materiali grezzi, tinte naturali, resine – contrapposte alla tecnologia e all’innovazione – con tessuti olografici, stampe con effetti tridimensionali, tessuti tecnici. Grande attenzione anche al riciclo e riuso, con l’utilizzo non convenzionale di accessori, l’adozione della tecnica del sottovuoto e di vernici termocromatiche.
Grande novità di quest’anno è poi la Modartech Collection 2019, lavoro collettivo degli studenti del 2° anno di Fashion Design. Una capsule collection a marchio Modartech che per la prima volta nella storia dell’Istituto vede il logo trasformarsi in un vero e proprio brand, che si fa spazio tra felpe, k-way, leggings e capi streetwear. Il colore predominante è il bianco alternato ad accenti neon che vanno dall’arancio al corallo, dal lime al color acqua, in piena tendenza SS2020.
Capi funzionali in stile ”college’’, dettagli futuribili, logomania, grafiche dinamiche e concettuali si intrecciano in una visione sostenibile, dove le applicazioni di tessuti fatti a telaio e a Km 0, materiali organici, stampe con inchiostri ad acqua comunicano una nuova estetica. In particolare focus sugli inserti dei tessuti realizzati dagli studenti a telaio, adottando intrecci con effetto quasi plastico con l’uso di filati sia in ordito che in trama, disegni con intrecci a nido d’ape e tessuti damascati. Borse ed accessori completano la collezione con clutch trasformabili in porta computer, zainetti tecnici, sneakers e stivaletti.
Il progetto collettivo “Jeans’ Genes Collection” realizzato dagli studenti del corso di Fashion Technology, si basa invece sull’interpretazione da parte degli allievi di bozzetti disegnati direttamente dalla mano di grandi stilisti come Cristobal Balenciaga, Pierre Cardin, Roberto Capucci, Le Sorelle Fontana, Gianfranco Ferrè, Lanvin, Hubert De Givenchy, Yves Saint Laurent e molti altri ancora, rielaborati e ripensati in una chiave contemporanea che unisce lo streetwear del denim ai tagli haute couture e vede imponenti abiti scultura abbinati a cappellini da baseball e surf che richiamano atmosfere californiane.
Infine i corsisti di Modellista CAD Abbigliamento hanno realizzato un’ installazione “Dark Heritage Collection” che ha visto protagonisti ancora una volta i grandi guru della moda internazionale, il cui lavoro è di grande ispirazione per le creazioni degli studenti. Tra i capi esposti, un abito a campana dal diametro di oltre 1,5 metri ispirato a Pierre Cardin, un capospalla oversize disegnato da Karl Lagerfield per Fendi e un tailleur avanguardista delle Sorelle Fontana datato 1948. I ragazzi hanno inoltre reinterpretato figurini storici di Balenciaga dando loro una nuova visione con forme attuali e materiali diversi.
L’evento Fashion Show è realizzato dall’Istituto Modartech in collaborazione con Comune di Pontedera e Fondazione Piaggio, con il patrocinio della Camera Nazionale della Moda Italiana e Centro di Firenze per la Moda Italiana.