Firenze – Domande sul futuro della Farmacia di San Felice a fronte dell’ormai prossimo sfratto, vicenda che aveva già scosso l’opinione pubblica cittadina e la solidarietà dei fiorentini, costituendo una delle farmacie più amate, popolari e antiche del centro storico, sono state aavanzate dai consiglieri di Spc oggi in consiglio comunale, pur nell’assenza dell’assessore di riferimento. “Sicuramente l’Assessore competente aveva valide giustificazioni per l’assenza oggi in aula, ma riteniamo necessaria una presa in carico comune da chi governa la città – scrivono i consiglieri comunali Bundu e Palagi, con i consiglieri di quartiere Ridolfi e Torrigiani – perché fu il Sindaco a pronunciare parole roboanti sulla necessità di lottare unite e uniti per il futuro della Farmacia San Felice di piazza Pitti. Niente. Solo il silenzio alla notizia dell’esecuzione di sfratto ormai prossima e dell’apertura della stessa attività a pochi metri di distanza da dove ha avuto sede per secoli”.
“Ma che senso ha adesso tenere uno spazio vuoto? Per quanto sarà tenuto così, prima di rivedere i vincoli (anche questi annunciati con proclami) stabiliti dal Comune? – si chiedono gli esponenti della Sinistra – Oppure si immaginano due farmacie in concorrenza tra loro?
Non accettiamo che il silenzio cali su questa vicenda. Si tratta di non prendere in giro la cittadinanza, la sua storia, la nostra storia, il suo futuro, il nostro futuro”.
Foto di archivio