Massa Carrara – Coldiretti lancia l’allarme: “Ancora pesanti sono gli effetti del cinipide galloigeno sui frutti del castagno: stimato il – 70% del raccolto nel prossimo autunnno. A rischio la Dop Lunigiana. L’obiettivo dei prossimi incontri con le aziende produttrici, entro fine mese, è chiedere la denominazione “Farina di Castagne della Lunigiana”. Le richieste alla Camera di Commercio per l’inserimento nel sistema di controllo della“Farina di Castagne della Lunigiana Dop, scadono infatti il 30 agosto.
Trasformazione del Comitato in Consorzio di Tutela ed assicurare, anche in questa fase difficilissima, la continuità della produzione “certificata” per evitare riflessi dannosi per l’immagine della nostra pregiatissima Dop e per un settore strategico del sistema agroalimentare della Lunigiana. Fissata anche una data importante, quella del 30 agosto, che segna il termine ultimo per le imprese (produttori, intermediari, essiccatori, molitori e confezionatori) che intendono richiedere all’ente di controllo – la Camera di Commercio – l’ok per usufruire della denominazione “Farina di Castagne della Lunigiana”. Un passaggio che, se nei bei tempi di produzioni generosa era visto come un momento di arrivo, oggi non lo è più: la presenza massiccia della “vespa killer”, o meglio conosciuto come cinipide galligeno, per i l quale è in corso un programma di lotta biologica, sta mettendo a rischio la prossima produzione di farina. Secondo le stime degli esperti, riporta Coldiretti, gli attacchi dell’insetto arrivato dalla Cina ha prodotto una perdita del 70% dei frutti che va però sommata alle precedenti scarse annate.
A partire dal 17 febbraio 2014 il Ministero delle Politiche Agricole, con decreto n. 3449 ha designato la Camera di Commercio di Massa Carrara quale autorità pubblica incaricata ad effettuare i controlli sulla denominazione di origine protetta “Farina di Castagne della Lunigiana” per il prossimo triennio. La scadenza improrogabile del 30 agosto relativa alla presentazione delle richieste di inserimento nel sistema di controllo della“Farina di Castagne della Lunigiana D.O.P.” sia per coloro che intendano farne parte, sia per coloro che, già iscritti, ne vogliano confermare l’appartenenza. La documentazione necessaria può essere ritirata presso la Camera di Commercio di Massa Carrara dal lunedì al venerdì dalle8,30 alle 12,15 oppure scaricata direttamente dal sito internet camerale nella sezione Agricoltura al seguente link http://www.ms.camcom.gov.it/flex/cm/pages/ServeBLOB.php/L/IT/IDPagina/114.Per eventuali ulteriori informazioni, è possibile contattare l’ufficio Agricoltura e/o il Comitato Promotore seguenti
Previsti, prima della scadenza dei termini per presentare le richieste, una serie di incontri con i produttori promosso dalla Camera di Commercio in collaborazione con Coldiretti (info su www.massacarrara.coldiretti.it) e le altre organizzazioni agricole per “garantire” il percorso più positivo possibile. “La nostra organizzazione si è fatta carico in questi anni, e se ne farà ancora, di sostenere le imprese anche con il sostegno di tutti gli attori coinvolti come la Regione Toscana, l’Unione dei Comuni e lo stesso ente di controllo. – analizza Vincenzo Tongiani, presidente provinciale Coldiretti – Per fortuna ci sono zone dove gli effetti del cinipide sembrano essere più blandi e dove ci sono prospettive di produzione: i lanci dell’antagonista stanno ottenendo i primi positivi riscontri ma servirà ancora un po’ di tempo per avere risultati evidenti. C’è però la volontà forte, anche da parte dell’ente di controllo, di sostenere il percorso”.
La Farina di Castagne della Lunigiana Dop non è solo uno dei cinque prodotti che conferiscono alla nostra regione il primato di qualità a livello nazionale, ha importanti ricadute occupazionali su unafiliera che da lavoro a centinaia di persone che contribuiscono ad evitare l’abbandono dei castagneti con conseguenze disastrose per il mantenimento del territorio, l’integrazione al reddito e alla continuità della sua presenza nei territori marginali e montani. “Non dobbiamo – spiega Maurizio Fantini, direttore provinciale Coldiretti – e possiamolimitare questo settore alla sola produzione, che è la parte finale di una filiera che inizia dal mantenimento dei castagneti e dalla conservazione del territorio, ulteriori ragioni per cui dobbiamo fare di tutto, e lo faremo, per garantire continuità e potenziare un settore che aveva iniziato, prima dell’arrivo del galligeno, a guardare al futuro con un altro punto di vista”. Tra le attività che Coldiretti assicurerà quella di stimolare i controlli sull’origine delle castagne che finiranno sui mercati nelle prossime settimane: “quella è un’altra battaglia – conclude Fantini – che abbiamo nel Dna: la tutela dell’identità, insieme alla tracciabilità e alla trasparenza dei prodotti rappresentano il valore aggiunto del nostro agroalimentare da difendere”. Nel precedente, organizzato nella sede del Gal, aveva partecipato anche il consigliere regionale, Loris Rossetti.