Sono passate meno di quarantotto ore e la notizia del “leak” (dall’inglese “fuoriuscire” che nel gergo di internet significa del materiale pubblicato senza il permesso dei proprietari) di migliaia di foto esplicite di alcune delle star più famose di Hollywood ha fatto il giro del mondo. A scatenare questo putiferio mediatico è stato il ventiseienne Bryan Hamade, noto in rete con il soprannome di BluntMastermind, che ha pubblicato un post sul famoso forum 4Chan (noto sito di interscambio che ha anche visto nascere alcuni gruppi di hacktivisti come i famigerati Anonymous) dove richiedeva pagamento in bitcoin per la pubblicazione delle immagini. Il giovane hacker in erba non si è accorto di aver lasciato visibili alcuni dati sensibili che hanno reso possibile il suo riconoscimento da parte delle autorità. L’evento è già stato ribattezzato dalla rete, The Fappening, unione dei due termini inglesi Happening (evento) e Fap (suono onomatopeico della masturbazione) ed è diventato immediatamente una delle parole più ricercate in rete in questi giorni.
Vittime di questo scandalo sono state star del calibro della cantante Ariana Grande o la modella Kate Upton, ma anche attrici Mary Elizabeth Winstead, Kirsten Dunst e Allison Brie, le cui fotografie più o meno esplicite sono state rese pubbliche. Jennifer Lawrence, attrice premio Oscar, è sicuramente una delle vittime più illustri di questo scandalo. Precedentemente aveva già reso note le sue insicurezze su iCloud ma a quanto pare ha continuato ad utilizzare il servizio di Apple. Le azioni in difesa della propria privacy non si sono fatte attendere e mentre alcune celebrità hanno dichiarato che le immagini pubblicate sono dei falsi altre hanno confermato l’autenticità delle immagini intraprendendo immediatamente azioni legali. L’FBI ha infatti messo immediatamente sotto controllo il sito 4Chan tentando di limitare i danni. Purtroppo per le celebrità coinvolte la rete è un infinito gorgo senza fondo e qualsiasi materiale pubblicato in essa difficilmente potrà essere cancellato definitivamente.
BluntMastermind è riuscito a “scovare” queste immagini penetrando nel sistema di archiviazione dati di Apple, iCloud, su cui le celebrità colpite avevano salvato le loro immagini. La casa di Cupertino non ha ancora confermato l’hacking dei propri server e non si è ancora certi se Hamade sia unicamente il “collezionista” di queste immagini o anche il colpevole dell’attacco informatico. Nel 2012 l’hacker colpevole di aver sottratto e pubblicato immagini di Scarlett Johansson, Mila Kunis e altre attrici è stato condannato a 10 anni di carcere. Forse una reazione eccessiva per un semplice furto informatico che non ha in alcun modo inficiato sulle carriere delle attrici coinvolte ma sicuramente una gesto molto forte a dimostrazione della politica di difesa della privacy degli attori di Hollywood. Non sappiamo ancora quali potranno essere le conseguenze per il giovane ventiseienne ma se dovesse essere giudicato colpevole anche dell’attacco informatico potrebbe rischiare una condanna pari o addirittura superiore a quella del 2012.