In consiglio comunale arriva puntuale la polemica sui presunti insufficienti controlli nei luoghi di culto islamici (tre solo nel comune capoluogo Reggio Emilia); a firmare l’interpellanza di apertura dei lavori di sala Tricolore il consigliere di Forza Italia Giuseppe Pagliani. Il dibattito arriva in questi giorni di profonda e accesissima discussione sui rapporti tra cultura occidentale e cultura islamica e sugli atteggiamenti da tenere politicamente parlando nei confronti dell’immigrazione specie dai Paesi arabi.
Nel frattempo si è aperto il dibattito sull’allarme di sabato in centro sempre a Reggio quando è bastato che due franco-marocchini non si presentassero alla camera d’albergo prenotata, quella dell’hotel Morandi in via Emilia, perché scattasse il finimondo. Col centro storico chiuso per cinque ore e tutte le forze dell’ordine impegnate alla ricerca di pacchi sospetti. Al termine della mattinata si accerterà poi che l’unico pacco tirato è stato quello dell’allarme appunto e dei negozi chiusi il sabato mattina con particolare danno agli esercenti.
Da ultimo ci si è messa la polemica innescata dal Fatto Quotidiano sulla onlus Time4life della modenese Elisa Fangareggi (spesso di stanza a Reggio per raccontare il suo lavoro), organismo con cui “collaborò” Maher Alhamdoosh. Personaggio che secondo i Ros farebbe parte della rete siriana che avrebbe fatto da tramite tra le ragazze rapite e liberate Greta Ramelli e Vanessa Marzullo e frange dello jihadismo siriano. Un comunicato della Fangareggi precisa che il soggetto in questione aveva funto da traduttore per la onlus ma poi “per divergenze di natura organizzativa” il suo rapporto con l’organizzazione benefica si era interrotto.
Sarà forse in atto una guerra tra culture, come molti osservatori sottolineano ma appunto per questo l’uso di una sempre maggior razionalità appare necessario.