Dal presidio di protesta organizzato davanti al cancello del Palazzo dei Congressi dove in questi giorni si tiene il congresso nazionale della Filt-Cgil, si alza la voce di un sopravvisuto alla strage di Viareggio del 29 giugno 2009. “Tutt’oggi questi treni continuano a viaggiare, con le stesse identiche modalità" dice Marco Piagentini, sopravvissuto alla strage. “Siamo qua solo per spiegare alle persone – spiega Piagentini, che perse la moglie e due figli – perché in Italia nessuno lo spiega, nessuna televisione e nessun giornale spiega cosa è successo il 29 giugno a Viareggio, oggi non ne parla nessuno, e noi tutti i giorni ci muoviamo e diciamo questo alle persone. Il resto è compito degli organi istituzionali, vogliamo la Giustizia con la G maiuscola. Tante persone che abbiamo incontrato qui oggi, e che non sono di Viareggio, non si ricordano neanche più di cosa è successo quel giorno: perché si parla della Costa Concordia, si parla di tanti altri argomenti, tante altre cose più leggere che sono successe, ma non di un’altra tragedia così importante”.
Ricordiamo che il presidio di oggi è stato organizzato dai famigliari delle vittime, per protestare contro l'invito esteso dalla Filt-Cgil all'amministratore delegato delle Fs Mauro Moretti, che avrebbe così partecipato al Congresso. Invito che Moretti ha poi rifutato. L'ad di Fs è stato rinviato a giudizio nell’inchiesta sulla strage.