Firenze – Ieri primo incontro- confronto fra sindacati e amministrazione comunale. Fra gli argomenti sul tavolo, il più scottante è senz’altro quello delle lettere di messa in mora dei dipendenti comunali per quanto riguarda la questione dei cosiddetti salari accessori.
Da parte dei sindacati, la richiesta non cambia: a seguito anche dell’ultima presa di posizione normativa, si chiede infatti l’immediato ritiro delle oltre 3mila 500 lettere di messa in mora pervenute ad altrettanti dipendenti.
Richiesta che, secondo i rappresentanti dei lavoratori, non ha avuto risposte chiare e definitive, limitandosi l’amministrazione, secondo i sindacati, a prendere tempo. Un comportamento che potrebbe dare conseguenze pesanti per i dipendenti, dal momento che, se la revoca delle lettere non giungerà entro il 1 gennaio 2015, i recuperi diventeranno operativi. sul punto i sindacati chiedono anche che venga posto in essere quanto deliberato dal consiglio comunale con l’approvazione dell’odg che prevede la tutela tutto tondo dei lavoratori.
Sul tavolo l’amministrazione comunale ha posto anche un verbale di pre-intesa che riguarda i progetti speciali dell’anno 2014; progetti che coinvolgerebbero però solo il 50% circa dei dipendenti delle varie direzioni. Un punto, quest’ultimo, che offre materia di contestazione da parte del sindacato, dal momento che esclude “dalla distribuzione del salario accessorio una parte rilevante del personale e l’intera Direzione Servizi sociali”.
“Riteniamo che questo sia un ulteriore strumento di divisione fra lavoratori – è il commento dell’Usb, al tavolo ieri con gli altri sindacati – in una fase in cui moltissimi sono all’anno zero: con l’avvenuta cancellazione delle varie indennità, un’alta percentuale di dipendenti percepisce retribuzioni ai minimi contrattuali (stipendi tabellari) fermi peraltro al 2009”.
Ultimo punto preso in considerazione nell’incontro di ieri, un’ipotesi di accordo presentato dall’amministrazione per le risorse residue del 2013; vale a dire, come spiegano i rappresentanti sindacali, la richiesta di sottoscrivere “una presa d’atto sui tagli effettuati lo scorso anno”.
Una firma, scrive l’Usb in una nota sull’incontro di ieri, che, finché “il quadro non sarà ben definito sotto tutti i punti di vista”, non potrà essere prestata. In particolare, urge la revoca delle lettere di messa in mora, il ripristino del sistema delle indennità e “una più equa distribuzione di risorse fra tutti i dipendenti dell’Ente”.
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