Firenze – Un grande incendio è divampato verso le 5 di questa mattina, secondo alcuni testimoni, presso la Silo Spa, un’azienda che produce oli e acidi grassi per il settore industriale, zootecnico e farmaceutico situata a San Bartolo a Cintoia a Firenze.
Sul posto sono intervenuti mezzi del Comando dei Vigili del fuoco di Firenze nonché personale e mezzi dei distaccamenti di Empoli, Calenzano, Firenze Ovest e del comando di Prato, oltre ad un mezzo aeroportuale. L’incendio nel giro di qualche ora è stato messo sotto controllo.
Le fiamme hanno interessato il magazzino dei prodotti finiti, contenente derivati di sostanze grasse. Le caratteristiche dei materiali bruciati, come si legge in una nota dell’Arpat, ha determinato la formazione di fumi densi e irritanti, che tuttavia secondo l’Agenzia regionale, “presumibilmente senza elementi di particolare tossicità acuta che possano destare preoccupazione, se non persistente cattivo odore. Non risultano interessate strutture contenenti amianto”.
In parte le acque di spegnimento dell’incendio, contenenti residui della combustione dei prodotti dell’azienda, ha interessato il fosso degli ortolani che sfocia nella Greve. continua la nota dell’Arpat: “La Protezione civile della Città metropolitana ha creato uno sbarramento con apposite barriere per intercettare le acque contaminate e successivamente provvederanno con un autospurgo ad aspirarle. E’ stata allertata Publiacqua spa che ha comunicato che tale fatto non crea criticità per l’approvvigionamento e distribuzione dell’acqua potabile, anche relativamente all’impianto di potabilizzazione di Mantignano”.
Ulteriori ricadute ed esiti dell’incendio, in particolare nelle aree di immediata vicinanza all’impianto, verranno valutate nelle prossime ore. “E’ in ogni caso consigliabile – conclude la nota – limitare la permanenza all’esterno in prossimità dello stabilimento, per le abitazioni limitrofe tenere chiuse le finestre, fino a riduzione del cattivo odore, e evitare il consumo di prodotti ortofrutticoli raccolti nelle aree circostanti, fino a valutazione da parte dell’autorità sanitaria”.
Foto: Luca Grillandini e Alessandra Mancarella