Firenze – Prosegue la programmazione del Festival Fabbrica Europa con All in All, progetto multiforme e a più sezioni che prevede la coabitazione performativa. Partendo dalla collaborazione tra artisti di culture diverse e pratiche differenti – Benoit Lachambre, Ricardo Rubio, Charlie Prince -, questa convivenza creativa si espande negli spazi interni ed esterni del PARC. Colori e forme si intrecciano con il vento e gli alberi. Passato e presente si sovrappongono. Ritualità e performance coesistono. Queste tante coabitazioni sono un riflesso della permeabilità del mondo in cui viviamo e della molteplicità dei modi in cui possiamo esistere.
DOMENICA 5 SETTEMBRE, ore 16.00 > ore 22.00
PARC Performing Arts Research Centre e Parco delle Cascine
Piazzale delle Cascine 4/5/7 – Firenze
BENOÎT LACHAMBRE
ALL IN ALL _ progetto
produzione: Montréal Danse
coproduzione: Montréal Danse, Par B.L.eux, Fabbrica Europa
con il sostegno di: CALQ Conseil des arts et des lettres du Québec
Il progetto “ALL IN ALL” (una residenza, un workshop, un talk e due performance) indaga la risonanza dei corpi, il movimento, la ritualità, la coscienza, gli scambi di energia, le gerarchie dell’estetica. Il canadese Benoît Lachambre, il messicano Ricardo Rubio, il libanese Charlie Prince invitano a percepire i flussi di un’azione che riunisce differenti culture in un dispositivo coreografico dalle molteplici sfaccettature che si sviluppa in una dimensione temporale espansa (dalle ore 16 alle ore 22). Si mette così in gioco la politica dello sguardo dello spettatore che può fruire dell’evento in maniera libera, autodeterminando i tempi di visione dell’opera performativa nel suo articolato evolversi tra gli spazi interni del PARC e gli spazi esterni nel Parco delle Cascine.
BENOÎT LACHAMBRE | RICARDO RUBIO
All in All _ Perro de Fuego Rata de Agua _ performance
ideazione, coreografica e cura: Benoît Lachambre
performance: Benoît Lachambre e Ricardo Rubio
dramaturg: Kathy Casey
È un rituale vibratorio in cui Benoît Lachambre e Ricardo Rubio creano architetture sensibili facendo danzare il suono. Le vibrazioni generano riflessi e aree di risonanza in continua trasformazione e plasmano nuovi spazi intorno ai corpi. Un’incursione nel cuore dell’immaginazione e del simbolismo, un viaggio al centro dei livelli di coscienza, una meditativa e palpitante ricerca di luce.
CHARLIE PRINCE
All in All _ The Ogre, The Phoenix and the Faithful Friend _ performance
ideazione: Benoît Lachambre
performance: Charlie Prince
È una ricerca sull’amnesia storica, la guarigione, l’accettazione, la resilienza, che rivisita la nozione di (in)coscienza collettiva attraverso un processo di ricostituzione che affronta più livelli di consapevolezza. Utilizzando modalità di percezione e di approfondimento delle connessioni, il lavoro, in cui vengono utilizzati diversi media, si ispira ad alcune caratteristiche della cultura libanese.
Il compositore fiammingo Fabrizio Cassol affronta le dinamiche del comporre musica per la danza contemporanea e produzioni multidisciplinari, in un incontro coordinato dalla musicologa Luisa Santacesaria nel Giardino dell’Istituto Agrario.
DOMENICA 5 SETTEMBRE ore 19.00
Giardino Istituto Agrario
Via delle Cascine 13 – Firenze
FABRIZIO CASSOL / Il Corso della Musica
Musiche da danzare: da Aka Moon ad Alain Platel
talk / musica
modera l’incontro Luisa Santacesaria, musicologa
In Musiche da danzare: da Aka Moon ad Alain Platel, incontro coordinato dalla musicologa Luisa Santacesaria, il compositore fiammingo Fabrizio Cassol affronta le dinamiche del comporre musica per la danza contemporanea e per produzioni multidisciplinari.
Nato nel 1964, Cassol è sassofonista, compositore e leader degli Aka Moon, trio belga ben noto agli appassionati di jazz.
Artista poliedrico che ama mescolare stili diversi, collabora con musicisti di tutto il mondo, esplorando la musica classica, l’improvvisazione e le tradizioni orali, senza porre confini tra generi diversi.
Ha lavorato con coreografi e registi tra cui Alain Platel, Anne Teresa De Keersmaeker, Lemi Ponifasio, Faustin Linyekula, Philippe Boesmans, Luc Bondy e Tg STAN. Ha collaborato con KVS, sotto la direzione di Jan Goossens, ed è stato artista residente a La Monnaie De Munt di Bruxelles.
APPUNTAMENTI DI LUNEDÌ 6 SETTEMBRE
Il Giardino dell’Istituto Agrario accoglie Fonterossa Open Orchestra, diretta dalla contrabbassista Silvia Bolognesi, che nella nuova produzione Mingus Mingus Mingus omaggia la musica del grande compositore afroamericano con il coinvolgimento di 33 musicisti da tutto il territorio toscano.
lun 6 settembre ore 19.00
Giardino Istituto Agrario, via delle Cascine 13 – Firenze
SILVIA BOLOGNESI / FONTEROSSA OPEN ORCHESTRA
Mingus Mingus Mingus
musica
Fonterossa Open Orchestra:
Susanna Ossola Michela Lombardi, Linda Palazzuolo, Aurora Loffredo, Emiliano Nigi, Carlotta Vettori, Mauro Rolfini, Rita Cottardo, Stive Lunardi, Emanuele Parrini, Virginia Banti, Martina Benifei, Francesco Zaccanti, Francesco Arrighi, Mariangela Tandoi, Daniela Caroli, Eugenio Stella, Elena Maestrini, Sigi Bear, Alessandro Froli, Tobia Bondesan, Alessandro Deiana, Giorgio Gatto, Chiara Martelli, Francesco Salmaso, Filippo Ceccarini, Marco Calcaprina, Pee Wee Durante, Chiara Lazzerini, Tony Cattano, Daniele Paoletti, Griffin Rodriguez, Sergio Bolognesi
direzione: Silvia Bolognesi
produzione: Fabbrica Europa
in coproduzione con Pisa Jazz
Un viaggio nelle profondità della musica di Charles Mingus raccontato e diretto dalla contrabbassista Silvia Bolognesi e dal magma sonoro della sua Fonterossa Open Orchestra, un grande ensemble composto da 33 elementi tra musicisti professionisti e non.
Il progetto si sviluppa a partire dai laboratori dedicati all’improvvisazione e allo studio di partiture “non convenzionali” che la compositrice, arrangiatrice e contrabbassista ha tenuto dal 2016.
L’obiettivo iniziale è stato quello di coinvolgere musicisti emergenti, con una particolare attenzione agli studenti delle scuole di musica e dei conservatori, creando uno spazio condiviso dedicato alla sperimentazione e alla ricerca di un suono collettivo basato sull’uso della “conduction”.
Dalle partiture grafiche alle composizioni originali a brani del repertorio moderno (William Parker, Art Ensemble di Chicago, Frank Zappa…), senza limiti di stile, l’orchestra presenta concerti coinvolgenti e originali.
Foto: Benoit Lachambre All in All ph. Sandra Salgado