Firenze – Comuni e piccole imprese sul piede di guerra, per quanto riguarda la tassazione sugli extra profitti dell’energia. Il Presidente nazionale Uncem ( Unione Nazionale Comuni Comunità Enti Montani), Marco Bussone, si schiera dalla loro parte, spiegando in una nota: “I Comuni hanno fatto bene a fare ricorso contro lo Stato centrale che tramite i Ministeri dello Sviluppo economico e Arera ha richiesto loro di restituire gli extraprofitti ottenuti dai loro impianti che hanno generato energia poi venduta sul mercato a prezzi aumentati anche del 100% negli ultimi sei mesi”.
“Che a pagare debbano essere i Comuni, allo stesso modo delle multiutilities e delle multinazionali dell’energia, è anomalo, non corretto, non positivo per il sistema, per la sussidiarietà tra Enti locali – conntinua Bussone – Lo stesso vale per piccole imprese, proprietarie ad esempio di piccoli impianti di fotovoltaico. Hanno dovuto pagare nei giorni scorsi importanti cifre. E chi non lo ha fatto pare riceverà forti sanzioni. Non va bene. Serviva una differenziazione. Chi ne ha avuto benefici, dagli aumenti dei prezzi dell’energia, non sono certo i Comuni che hanno qualche chilowatt di fotovoltaico o piccolo idroelettrico nei loro territori. Quei guadagni vanno a vantaggio della collettività”.
Non è lo stesso per le grandi società. “Situazioni ben diverse da grandi società che negli ultimi anni hanno investito nelle rinnovabili e gli extraprofitti li hanno effettivamente avuti. E hanno oggi anche risorse anche per i ricorsi al Tar, che i Comuni non sempre riescono a trovare nei bilanci. Serve un’azione correttiva. Lasciando a Enti locali e piccole imprese quello che hanno guadagnato in più. Senza vessarli e senza punirli. Chiediamo al Governo e al Parlamento di intervenire, modificando il quadro normativo vigente. Ne va della stabilità finanziaria di oltre mille Comuni. Se mettiamo in crisi gli Enti e li puniamo per aver prodotto energia rinnovabile nei loro impianti, altro che parlare di transizione ecologica ed energetica. Correggiamo le storture della norma sugli extraprofitti, con urgenza”.