Firenze – Ad inizio 2015, previa bonifica del terreno incolto e coperto di rovi in ogni centimetro quadrato, se ne ipotizzava il completamento per il dicembre dello stesso anno. Sono serviti altri 365 giorni, ma il cantiere appare a buon punto.
Si tratta solo del Lotto numero 1 sui 4 che completano l’area destinata ad una graduale riqualificazione. Il giardino è propedeutico, forse il traguardo più semplice e sicuramente il migliore per impatto visivo.
Restano il recupero del fabbricato destinato ad uso scolastico, quello ad uso residenziale ed il paventato parcheggio interno che avrà come vicina di casa la Tramvia Linea 3 spostata al Poggetto con l’ultima variante.
Da quasi 30 anni Firenze attendeva il recupero dell’ex Meccanotessile, finito più volte al centro del dibattito sociale e politico nel quale non sono mancati tavoli pre e post elettorali ed incontri dopocena organizzati dai comitati di zona. Molte le ipotesi vagliate per le ex Officine Galilei passate da fulcro dell’economia del capoluogo toscano agli inizi del ‘900 ad uno dei 100 Luoghi da recuperare nel 2009.
L’obiettivo dichiarato negli atti del Comune di Firenze era accompagnato dalla data di conclusione dei lavori per il 30 giugno 2015: “Nel quadro di una serie di interventi di riqualificazione di aree urbane degradate che vengono riportate a verde e alla funzione di giardino aperto al pubblico, si inserisce l’intervento di recupero dell’area ex Meccanotessile. Si tratta di un’ex area industriale da tempo abbandonata, che s’intende recuperare alla fruizione del quartiere 5, territorio particolarmente popoloso e con una grande richiesta di spazi verdi. La conclusione della progettazione esecutiva consentirà l’avvio delle procedure di gare e l’inaugurazione del giardino nell’anno successivo”.
L’ultimo sopralluogo a fine anno scorso ha visto sul posto l’assessore all’Ambiente Alessia Bettini ed il presidente del Quartiere 5 Cristiano Balli con la Commissione vivibilità guidata da Fabrizio Ricci accompagnato da Veronica Ravagli e Guido Castelnuovo Tedesco. Nell’occasione Bettini dichiarava: “Entro sei mesi i lavori saranno ultimati. Questa estate i residenti avranno finalmente la possibilità di usufruire di una nuova area verde”.
Una volta aperta l’area ludica sarà il momento di principiare il culturale e sulla girandola dell’urbanistica partecipata soffierà nuovamente il vento della progettazione.