Firenze – Il suo cuore sarà la piazza, che vedrà come confine al cielo una copertura non invasiva e trasparente che ne consentirà l’uso tutto l’anno. E intorno una nuova “città” dialogante e collegata con la vecchia Firenze, capace di ricreare un equilibrio fra tradizione e innovazione spinta. Duale ma coerente, con i piedi nella fiorentinità tradizionale ma gli occhi e la testa nel futuro: è questa l’anima del progetto che, presentato stamattina, dallo stesso sindaco di Firenze Dario Nardella insieme a Salvatore Sardo, ceo di Cdp Immobiliare e Giovanni Manfredi, managing director per l’Italia di Aermont Capital Llp, società di investimento immobiliare con sede a Londra, illustra il futuro possibile dell’ex-Manifattura Tabacchi, luogo affascinante e da anni abbandonato al confine fra il Mugnone, le Cascine e piazza Puccini.
Centomila metri quadri di superficie coperta scomposti in edifici industriali, grandissimo esempio di architettura razionalista, progettato negli anni 30 dagli architetti Giovanni Bartoli e Pierluigi Nervi, è stato riscoperto recentemente (anni Novanta) dalla critica. In ogni caso, si tratta di un’area che è entrata prepotentemente nel tessuto delle memorie cittadine, sia lavorative che della lotta partigiana.
Un’area dunque dal forte carattere che potrebbe vedere un altrettanto significativo progetto realizzarsi intorno ai suoi tredici edifici piazzati su un’area di 8 ettari. Una “città” che vedrà crescere, intorno alla piazza, al piano terra una food hall studiata alla stregua di un grande mercato, con caffè e luoghi di ristoro ad con intorno una cintura di piccoli negozi dal carattere “unico” e aree destinate a ospitare eventi temporanei e mostre. Per i piani superiori sono previsti ambienti informali dedicati al lavoro secondo la logica del co-working. Infine, attorno allo spazio centrale, ecco nascere un vero e proprio quartiere, con piazze, vie, edifici, che non escludono varie declinazioni, dalla residenza privata al co-living all’accoglienza, con tanto di teatro e persino un birrificio. Grande attenzione infine all’artigianato di ultima generazione, con spazi per atelier, produzione e vendita.
Promotore della riqualificazione dell’area è una joint venture costituita nel 2016 dalla società immobiliare del Gruppo Cassa depositi e prestiti e dal fondo di investimento PW Real Estate III LP che fa capo a Aermont, al suo primo progetto in Italia. MTDM Manifattura Tabacchi Development Management Srl è la società di project management appositamente creata per gestire questo processo. Il masterplan è stato affidato invece allo studio olandese Concrete Architectural Associates.
“Il masterplan della Manifattura Tabacchi rappresenta una delle più importanti operazioni di rigenerazione urbana che vedono impegnato il Gruppo CDP, un investitore che ha a cuore lo sviluppo sostenibile nel suo complesso – è il commento di Salvatore Sardo – si tratta di un progetto complesso, visti i 100.000 mq coperti dell’area, per il quale confidiamo nella collaborazione costruttiva del Comune e della Sovrintendenza: affiancati da un investitore professionale come Aermont, contiamo di attivare investimenti per 200 milioni di euro una volta approvato il progetto”.
“Aermont è convinta che Firenze sia una città dalle enormi potenzialità e ha scelto di investire su Manifattura Tabacchi per farne una delle aree più moderne e innovative d’Europa. Il masterplan che abbiamo presentato oggi – dice Giovanni Manfredi, Managing Director Aermont per l’Italia – è il risultato di un processo di ascolto durato oltre un anno, perché un intervento di così vaste dimensioni deve essere pensato insieme alla città”.
Intanto c’è già un contratto di locazione. A siglarlo è stato Polimoda, centro di eccellenza riconosciuto in tutto il mondo per l’alta qualità dell’offerta didattica orientata alla formazione nel settore moda e lusso: la scuola aprirà i primi laboratori di confezione in una sede temporanea ricavata al piano terra dell’ex magazzino articoli, prima di inaugurare nell’autunno 2019 la sua terza sede nell’iconico edificio con l’orologio che ospitava i servizi generali. In questo spazio è prevista l’ubicazione di laboratori, studi fotografici, laboratori informatici, aule di disegno e di teoria e un moderno auditorium per una capienza complessiva di 800 studenti.
Open Day il prossimo 23 giugno, quando la Manifattura aprirà al pubblico. I cittadini potranno visitare l’intero complesso alla riscoperta di uno spazio per anni considerato “misterioso” e di un progetto che potrebbe forse rendere una parte importante della sua storia, ma anche del suo futuro, a Firenze.