Roma – Il Commissario della Lucchini in amministrazione straordinaria, Pietro Nardi, ha formalmente contestato alle società Aferpi e Cevital l’inadempimento degli obblighi di prosecuzione delle attività produttive contrattualmente assunte – da ultimo il 30 giugno scorso – per lo stabilimento ex Lucchini di Piombino, avendo constatato che alla data del 30 agosto scorso lo stabilimento era inattivo. Ne dà notizia un comunicato del Ministero per lo sviluppo economico.
Lo scorso 30 giugno era stato infatti firmato tra il gruppo Cevital e il Commissario straordinario della Lucchini un addendum al contratto di compravendita che prevedeva:
a) la prosecuzione per ulteriori due anni del regime di sorveglianza del Ministero sull’attuazione della vendita;
b) la rimodulazione temporale degli obblighi di Aferpi, con un primo step che prevedeva la ripresa dell’attività di laminazione per le rotaie entro agosto 2017;
c) la individuazione, entro il mese di ottobre, di una partnership per la parte siderurgica del Progetto Piombino o in alternativa la presentazione di un piano industriale, con evidenza delle fonti di finanziamento.
Il Ministero dello sviluppo economico rileva che l’inadempimento relativo al mancato riavvio del treno rotaie, accompagnato dalla mancata comunicazione di un piano di approvvigionamenti per la ripresa delle attività, sia una manifestazione della gravità della situazione in cui si trova l’azienda e considera che ciò lasci temere il complessivo inadempimento della totalità degli impegni assunti.
“Il confronto con Cevital è sempre stato franco e da parte nostra è stato fornito ogni possibile supporto – ha commentato il Ministro dello Sviluppo Economico Carlo Calenda -. La mancanza di attendibilità degli impegni assunti da Cevital confermati anche dalle difficoltà riscontrate in queste ultime settimane sono difficilmente accettabili e superabili. Per questo ritengo sia prossimo il momento di ricercare soluzioni alternative”.
Calenda ha convocato nella prossima settimana una riunione con l’amministratore delegato della società e si riserva la successiva convocazione delle OO. SS.