Firenze – E’ stato sospeso ieri sera, al tredicesimo giorno, lo sciopero della fame degli operai ex Gkn, che non escludono di riproporlo se i tempi della legge regionale (che verte sui consorzi di sviluppo industriale) non dovessero essere chiari. Confermata la tendata in piazza Indipendenza, per vigilare sull’iter della legge e per le altre rivendicazioni: commissariamento di Qf e stipendi.
“Venerdì scorso – spiega la Rsu ex Gkn -, tutta la confusione e le false obiezioni sulla legge sono cadute. La legge è fattibile, concreta, costituzionale. L’iter è partito: la commissione 2 la discuta urgentemente, il consiglio regionale l’approvi, la Giunta la renda concreta con tutti gli atti necessari. Sembrava impossibile: il dibattito sull’intervento pubblico, qui e ora, e sulle sue modalità è stato posto al centro. La fabbrica socialmente integrata è un’idea che entra nel gergo, nel novero delle possibilità”.
Quello della legge regionale sui consorzi di sviluppo industriale è solo una delle rivendicazioni che hanno portato gli operai a entrare in sciopero della fame. Mentre si continua quindi a vigilare sui tempi dell’iter regionale, si porta avanti la lotta anche per le altre due richieste: il commissariamento di Qf, chiesto anche dal Presidente della Giunta Regionale al decimo giorno di sciopero della fame, e il pagamento immediato degli stipendi, perché la situazione degli operai, al sesto mese senza alcuna forma di reddito, è insostenibile.
Il 13 giugno scorso il presidente Eugenio Giani aveva scritto al Governo per sollecitare l’attenzione sulla ex Gkn ora Qf Spa. Nella lettera a ministri e sottosegretari del Mimit e del Ministero del Lavoro, si richiamava “un’azione decisa e urgente per superare l’attuale situazione di incertezza nella quale versano da troppo tempo i lavoratori di Qf”.
I 140 dipendenti rimasti in forza a Qf sono privi di stipendio e senza ammortizzatore sociale ormai da sei mesi. C’è una procedura ordinata dal Tribunale di Firenze, ovvero la legge 234 del 2021, cosiddetto ‘Decreto Orlando’, che non è stata applicata dall’azienda e che costituisce lo strumento per attivare l’unico ammortizzatore sociale attualmente disponibile, oltre a prevedere anche azioni per la reindustrializzazione.
Nella lettera il presidente chiedeva al Governo di valutare un intervento normativo “anche in deroga alle norme vigenti” per “rendere possibile il commissariamento della società”. Unica misura che allo stato attuale consentirebbe di “superare l’attuale situazione di stallo e far cessare condotte di mancato rispetto delle leggi nazionali in materia”.
“Noi chiediamo i nostri diritti – conclude la Rsu -. Le azioni di lotta non si fermeranno, così come il potenziamento di tutte le iniziative mutualistiche per resistere ad ogni costo. Mentre vigiliamo sui tempi della legge regionale, tutta l’attenzione si sposta sul Governo. Si ritiene assolto. Non lo è. Sparito nel marzo 2023, assente durante i licenziamenti, sparito nel marzo 2024. Scarica il barile sulla Regione”.
Queste le richieste al Governo: norma in deroga che permetta alla Regione di commissariare l’azienda; convocazione urgente di un tavolo con le rappresentanze sindacali per il pagamento degli stipendi e il rispetto della legge antidelocalizzazioni, come richiesto nel dicembre scorso dal Tribunale; ammortizzatori sociali legati al progetto di reindustrializzazione della cooperativa di lavoratori.
Il progetto proposto dal Collettivo di Fabbrica si fonda sulla possibilità di riconvertire la produzione della fabbrica nel senso della sostenibilità. Largo dunque a cargo-bike per il trasporto di merci nella città, pannelli fotovoltaici e batterie riutilizzabili di nuova generazione, tanto per fare alcuni esempi. Le modalità sono interessanti, con una reindustrializzaizone dal basso, che ha visto mettere in campo un crowdfunding di azionariato popolare. Un mezzo per inglobare nel capitale della futura Società Cooperativa per azioni, cittadini e associazioni di prossimità . Naturalmente, oltre i lavoratori stessi.
Intanto proseguono le iniziative di lotta: mercoledì 19 giugno assemblea alle ore 20 per fare il punto sulla vertenza e poi la proiezione del film “L’Universale” di Federico Micali, alla presenza del regista e del cast. Evento in costruzione per venerdì 12 luglio, al terzo anniversario dell’inizio dell’assemblea permanente.