Firenze – Alcuni operai della ex Gkn sono saliti ieri mattina sulla torretta di illuminazione al binario 17 di Santa Maria Novella, nel giorno in cui avrebbe dovuto tenersi l’incontro al Mimit, rimandato nel pomeriggio di ieri.
“L’incontro al Mimit era già qualcosa di fumoso per noi – commenta la RSU ex Gkn – visto che il Governo era stato buono e zitto durante tutta la procedura di licenziamento. Poi, basta una mail del liquidatore, che dice di non essere in copia alla convocazione (!!??), perché un intero Governo – assente e ostile, evidentemente, alla dignità sociale – rimandi. Qualcuno cerca di sminuire dicendo che è rimandato solo di qualche giorno? Sono due anni e mezzo che ci prendono in giro ‘solo qualche giorno’ e intanto i giorni di stipendio non pagato si accumulano e di ammortizzatori sociali legati alla reindustrializzazione non si parla”.
Gli operai sono saliti sulla torretta per chiedere il commissariamento di Qf “perché siamo di fronte a dolo o incapacità umana e imprenditoriale”, il pagamento degli stipendi “anche perché hanno palesemente dimostrato di avere liquidità”, di lasciare il territorio e la comunità operaia “liberi di pensare alla reindustrializzazione e al futuro industriale del sito, cessando questa guerra unilaterale contro operai e territorio. Non va liberato un fantomatico stabilimento, ma una fabbrica dal ricatto e da potenziali logiche speculative”.
Al binario 17 si sono riuniti gli operai e la comunità solidale che sostiene la lotta della ex Gkn, l’azionariato popolare, i progetti di riconversione industriale, il mutualismo e le attività culturali organizzate sulla base dell’art. 11 dello Statuto dei Lavoratori, tra cui il Festival di Letteratura Working Class in programma dal 4 al 7 aprile a Campi Bisenzio.
“È chiaro ormai che tutto è studiato in ogni dettaglio – conclude la RSU ex Gkn – per annientare economicamente, fisicamente, psicologicamente il corpo operaio, la comunità che da 33 mesi resiste in assemblea permanente contro l’ipotesi di delocalizzazione e smantellamento della ex Gkn. Se lo scopo è quello di annullare dei corpi, che resistono in lotta, questi corpi si mettono orgogliosi in gioco: a decine di metri d’altezza. Ma questo non è il solo metodo di lotta e mobilitazione, è solo uno dei tanti. Convochiamo il festival della letteratura working class ‘come cosa viva lanciata a bomba contro l’ingiustizia’ (cit.). Partiamo per un nuovo Insorgiamo tour per l’intervento pubblico, per chiedere un consorzio regionale per realizzare una fabbrica pubblica e socialmente integrata”.