Ex Gkn, il lavoro parla del proprio futuro, fotovoltaico e mobilità sostenibile

Firenze – Ci sono alcune parole chiave, nel futuro della ormai ex Gkn, e fra queste, fotovoltaico e mobilità sostenibile. L’assemblea dei lavoratori e delle lavoratrici approva all’unanimità il piano di reindustrializzazione dal basso della fabbrica preparato dal Comitato Tecnico Scientifico Solidale Gkn. E’ dall’RSU di fabbrica che giunge l’analisi, “questo è il risultato dell’autorevolezza della mobilitazione che ha visto protagonisti un collettivo di lavoratori, le competenze solidali e un intero territorio. Che le istituzioni si attivino immediatamente per evitare il fallimento del rilancio dello stabilimento”.

Fra i diversi filoni su cui si articola la proposta di rilancio industriale dello stabilimento ex Gkn di Campi Bisenzio approvata questa mattina all’unanimità dall’assemblea dei lavoratori e lavoratrici ex Gkn, ci sono dunque la produzione di pannelli fotovoltaici di nuova generazione e un focus specifico sulla produzione di cargobike, che non richiede brevetti specifici e coinvolgerebbe le competenze già esistenti tra lavoratrici e lavoratori e che potrebbe rispondere alla domanda crescente di mobilità leggera, elettrica e non.

In particolare il fotovoltaico riguarda la produzione di moduli che avrebbe tra i suoi punti di forza la possibilità di coinvolgimento in partenza di almeno 130 tra i lavoratori e le lavoratrici dell’ex Gkn e una sostenibilità economica legata un settore in continua crescita, con prezzi di vendita analizzati nel piano industriale che sarebbero altamente competitivi rispetto a prodotti concorrenti sul mercato. Il progetto prevederebbe diverse fonti di finanziamento, tra cui forme di azionariato popolare, fino al product crowdfunding e alla partecipazione a bandi pubblici.

“Questo piano di rilancio articolato, già presentato al Comitato di Proposta e verifica che si è svolto ieri presso il Comune di Campi Bisenzio e approvato dall’assemblea dei lavoratori e delle lavoratrici di questa mattina, è il risultato dell’autorevolezza della mobilitazione che ha visto protagonisti un collettivo di lavoratori, le competenze solidali e un intero territorio – sottolinea l’RSU ex Gkn – i quasi 17mila voti raccolti grazie alla mobilitazione di quasi un migliaio di volontari e l’impegno di elaborazione tecnica del Comitato Tecnico Scientifico Solidale Gkn del gruppo reindustrializzazione che vede tra gli altri i lavoratori ex Gkn, i ricercatori e i professori della Scuola Superiore Sant’Anna, i ricercatori del Gruppo di Ricerca Imprese Recuperate e l’APS SOMS Insorgiamo, sono l’ingrediente sostanziale della credibilità tecnica e politica di questa proposta”.

Il tempo tuttavia non è irrilevante, sottolinea l’RSU. “Diventa ora più che mai necessario che le istituzioni, a cominciare dalla Regione Toscana, da Invitalia, dalla Cassa Depositi e Prestiti, dagli stessi Ministeri interessati si attivino immediatamente perchè queste opportunità di reindustrializzazione vengano messe a terra attraverso l’apertura di tavoli tecnici e professionali capaci di coinvolgere tutte i soggetti pubblici e privati necessari per la concretizzazione di questo piano. Perdere ulteriore tempo – avverte l’RSU – significa contribuire non solo al fallimento di questo piano di rilancio, ma impedire di poter accedere agli ammortizzatori sociali che sarebbero previsti”.

Un problema, quello della sostenibilità economica per lavoratrici e lavoratori, affrontato dal Collettivo di Fabbrica facendo appello a tutto il sistema creditizio etico e solidale del territorio per creare una linea di credito in anticipo dello stipendio che ci deve essere regolamente pagato. Banca Etica ha messo a disposizione 150.000 euro attraverso il Fondo Etica SGR, su cui il Collettivo di Fabbrica ha deciso di fare intervenire la propria cassa di resistenza con donazioni a questo finanziamento, per realizzare un prestito ponte che risulti sostanzialmente senza costi per i lavoratori coinvolti.

Total
0
Condivisioni
Prec.
Valenti al Viminale capo immigrazione, nuovo prefetto Francesca Ferrandino

Valenti al Viminale capo immigrazione, nuovo prefetto Francesca Ferrandino

Firenze –  Il prefetto Valerio Valenti se ne va al Viminale, nominato

Succ.
Ponte al Pino, limitazione per i mezzi superiori a 3,5 tonnellate

Ponte al Pino, limitazione per i mezzi superiori a 3,5 tonnellate

Firenze – Da oggi, 22 dicembre 2021, scatta il nuovo assetto alla

You May Also Like
Total
0
Condividi