Ex Gkn, 300 in assemblea, nasce la Società Operaia di Mutuo Soccorso

Campi Bisenzio – Assemblea partecipatissima, grande slancio e soprattutto necessità e voglia di smuovere le cose. Il Collettivo di Fabbrica dell’ex Gkn annuncia: “Nasce la Società Operaia di Mutuo Soccorso. Il nostro appello è a tutto il territorio, ai movimenti di autorecupero, al movimento studentesco, ambientalista, a tutte e tutti coloro che sono scese e scesi in piazza numerose volte a difendere Gkn”. il percorso compiuto dai lavoratori della Gkn è troppo noto per ripercorrerlo, ma di fatto, nella partecipatissima assemblea, oltre 300 persone accorse per dibattere con il Collettivo il futuro della loro attività, ciò che è emerso è la sfiducia verso un assetto di vidende che non convince gli operai. Anzi.

In un documento presentato all’assemblea, il Collettivo presenta il nuovo piano che tra le diverse direttrici proposte, lancia la nascita di un soggetto giuridico: “come strumento di mutualismo, autorecupero, progettazione del piano industriale alternativo, sviluppo di un Cral, collegamento con il territorio, riferimento di azionariato popolare e assemblee di territorio” sottolinea il Collettivo di Fabbrica ex Gkn, “nasce l’associazione Società Operaia di Mutuo Soccorso Insorgiamo. E’ un’occasione per tutte e tutti, il tempo non gioca a nostro favore”.

Una proposta inserita in un processo di lungo periodo che prevede una campagna per la fabbrica pubblica, per reclamare fondi pubblici che siano collegati a pubblica utilità e a un controllo pubblico, esercitato da una struttura societaria pubblica e dalla possibilità di assemblea permanente, Rsu, Collettivo di Fabbrica, oo.ss. di incidere sul diritto di proposta, verifica e gestione della reindustrializzazione. La possibilità di sviluppare una ricerca autonoma del core business che permetta la ripartenza dello stabilimento. Lo sviluppo di attività economiche in autoproduzione che permettano da subito la riattivazione produttiva, affiancata dal mutualismo per consolidare la comunità interna, prepararsi a una lotta di lunga durata e stringere legami con il territorio. Tutto ciò può essere reso possibile affiancandolo con una spinta per il cambiamento dei rapporti di forza attraverso lo sviluppo della mobilitazione generale e della convergenza.

I prossimi passi vedranno la costituzione di vari gruppi di lavoro tematici, tra cui comunicazione, area reindustrializzazione e soggetto giuridico, presenza territorio, ma anche riorganizzazione del presidio, che dovrà essere aggiornato alle nuove sfide che il Collettivo ex Gkn ha lanciato nella sua terza fase che vedrà, tra l’altro, la mobilitazione del 22 ottobre a Bologna e del 5 novembre a Napoli.
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