Gonfio di sonno e di malumore, ho preso servizio il 12 settembre. Mi consolava solo la certezza che, come tutti gli anni, saremmo scivolati senza intoppi fino a novembre con un orario ridotto e provvisorio: quattro ore di scuola, dosate a giorni alterni: oggi gli studenti e gli insegnanti del biennio, domani quelli del triennio. Invece no. Ministro e provveditore hanno disposto tutto per il meglio: orario completo. Così, sono stato travolto dai millecinquecento allievi di questo istituto, che hanno soffiato, di buon mattino, una nuvola minacciosa di suoni, facendola esplodere come gomma da masticare nel cortile, per l'atrio, su per le scale.