Europee, Pizzarotti: “Sconfitti, dobbiamo fare autocritica”

Il primo cittadino di Parma nega effetti locali sul voto, e consiglia toni più pacati e propositivi.

Autocritica, e analisi della sconfitta. Dal dopoguerra questi erano must – e mantra – della sinistra all’indomani di ogni elezione. Adesso invece sono i suggerimenti che il sindaco di Parma Federico Pizzarotti dà al proprio movimento dopo la sconfitta delle Europee.

A mezzanotte il primo cittadino è intervenuto su facebook, per ammettere che “una sola cosa c’è da dire: alle Europee il MoVimento è stato sconfitto, ed è da qui che ripartiremo con maggiore slancio e più forti di prima. Ma dobbiamo dircelo e dobbiamo riconoscerlo”. A seguire, ha aggiunto che “non dobbiamo essere quelli che danno la colpa agli altri, ma quelli che ‘possono fare diversamente. O facciamo autocritica per crescere o rimarremo relegati all’opposizione”.

Concetti forse un po’ ostici per chi a caldo aveva dato la colpa della sconfitta ai pensionati, o per i tanti commentatori pentastellati che in questi minuti su twitter stanno parlando di brogli. Ma Pizzarotti è andato anche oltre. In un’intervista rilasciata ad Emiliano Liuzzi del Fatto Quotidiano, il sindaco di Parma afferma che “dobbiamo portare il Movimento 5 stelle a una nuova maturazione. Cambiare i toni. Probabilmente quello che andava bene un anno e mezzo fa non è più efficace oggi. Ce lo dice il risultato. E il mio è un tono assolutamente propositivo. Mi sono sentito con Beppe Grillo quando ho fatto le mie considerazioni sui candidati alle europee e siamo in attesa di vederci”.

Ci sarebbe da discutere a lungo sulla querelle che nelle settimane precedenti le Europee ha diviso Pizzarotti e Grillo (e Casaleggio), così come sulla campagna elettorale in sordina del M5S a Parma – dove il leader del Movimento non si è fatto vedere. Ma tant’è.

Anzi, dal sindaco di Parma giunge un consiglio a Grillo: lasciare che il Movimento cammini da solo. Queste le parole: “L’importante è chiedersi cosa abbiamo sbagliato. L’intento di Grillo era sempre stato quello di accompagnare tutti fino a un certo punto e poi lasciare la gestione diretta in mano agli attivisti. L’ho già detto: non sono io a dover dire quando. Tutto qui. Non polemizzo. Non lascio. Non accuso nessuno”.

A margine, occorre notare che Pizzarotti non definisce il 19% del M5S a Parma come una sconfitta sua o della sua giunta, visto che “a Parma siamo in linea con il dato nazionale, molto più alto di quello di Bologna, se vogliamo fare un paragone. Il problema è proprio la trasposizione di risultati locali su un’elezione che era europea. Paragone non affrontabile”. Eppure era affrontabile un anno fa quando, alle politiche, a Parma il M5S superò il dato nazionale e qualcuno parlò di “amministrazione che forse ha fatto qualcosa di buono” proprio in relazione al voto. Insomma, va bene l’autocritica ma è meglio quando la fanno gli altri.

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