Firenze – La Fiorentina centra la prima vittoria in Europa League battendo gli azeri del Qarabag per 5-1 portandosi così a quota 4 punti nel girone dopo il pareggio all’esordio contro il Paok. Una partita a due facce quella dei viola apparsi in difficoltà nella prima mezz’ora complice un pressing ben coordinato degli ospiti, pericolosi in un paio di occasioni grazie ad un buon fraseggio.
Qualche fischio de Franchi per la squadra di Sousa, apparsa distratta e lenta nelle transizioni offensive e in cerca di stabilità difensiva, con Tomovic Saledo e De Maio alla prima insieme da titolari. Punto di rottura del match l’espulsione di Yanuszada che tocca di mano da ultimo uomo un pallone che Kalinic si era sistemato per concludere da solo verso la porta.
Da qui gli azeri si disuniscono e prima Babacar poi Kalinic e ancora Babacar chiudono i conti già nel primo tempo. La ripresa è praticamente un allenamento, con i viola che segnano il 4-0 col Zarate, appena entrato per Kalinic, complice un erroraccio del portiere e che chiude con la doppietta personale su calcio di punizione. Sul finale lo splendido gol di Ndlovu che rende meno amara la trasferta degli azeri. L’impressione, risultato a parte, è che ci sia ancora molto da lavorare per Sousa anche nel recupero di alcuni giocatori come Bernardeschi, apparso in involuzione rispetto alle ultime due uscite nel ruolo a lui più congeniale dietro le punte.
La mezz’ora iniziale deve far riflettere, una squadra lenta e svogliata, disattenta e poco incisiva che ha sofferto un avverario di categoria nettamente inferiore. E aver segnato 5 gol non può far pensare di aver risolto i problemi in avanti, dando però quantomeno la fiducia necessaria per lavorare con tranquillità in vista della prossima trasferta a Torino contro i gemellati di sempre.
Nota positiva i nuovi acquisti, con Salcedo che sembra aver ben appreso i dettami tattici di Sousa e un Cristoforo apparso ancora lontano dalla forma ma che ha fatto vedere, in occasione dell’assist di tacco a Kalinic, di avere i numeri per poter stupire nell’arco della stagione. Una nota di merito per Babacar, sul piede di partenza ad inizio anno, ed adesso miglior realizzatore della squadra, macchinoso in alcune circostanze ma sempre pronto a finalizzare le occasioni che gli sono capitate tra i piedi.Sousa appare soddisfatto
“.Stiamo lavorando sulla coesistenza di due attaccanti per poter concretizzare più gol e vincere le partite. Oggi alcune dinamiche sono state molto belle. Non sono per nulla soddisfatto dell’approccio che abbiamo avuto nella partita, non abbiamo avuto molto rispetto di una formazione che ha dato problemi ad altre. Stavolta un episodio favorevole ci ha cambiato il corso della gara. Se non ci fosse stata l’espulsione non so cosa sarebbe potuto accadere. L’esultanza e la dedica di Zarate? La vita è piena di emozioni: Mauro ha voluto essere in campo oggi ed ha fatto arrivare un bellissimo messaggio alla moglie: questo per lui è un modo per poter star vicino alla famiglia. Maxi in campo? Non è in campo solo perché giochiamo con due punte: vogliamo sempre migliorare nel numero di cross e nella precisione. Vecino sta crescendo e sono contento, è un giocatore che lo scorso anno è stato molto importante per noi. Cristoforo si è già integrato, è un giocatore intelligente ed ha esperienza internazionale”.
Su Dragowski l’allenatore viola sceglie la diplomazia” Ci sta pensando il direttore: io sono molto chiaro con tutti, non ho bisogno di ripetermi”.