Euro 5 e qualità dell’aria, Regione e Comune verso azioni comuni e progressive

Firenze – Prosegue il lavoro di progressivo rafforzamento delle misure per il miglioramento della qualità dell’aria, con riferimento alle emissioni di biossido di azoto (NO2). Con la delibera recentemente approvata dalla Giunta regionale si è formalizzato l’avvio del percorso per la definizione di un protocollo d’intesa tra Regione Toscana e Comune di Firenze per individuare una serie di azioni virtuose sul fronte della mobilità pubblica e privata e mettere in campo un piano di controlli che consentirà di rinviare il previsto e annunciato stop ai veicoli diesel euro 5, fissato per il 24 aprile prossimo, secondo un diverso cronoprogramma a livelli crescenti di divieti, definito anche attraverso il coinvolgimento dell’Agenzia di Protezione Ambientale (ARPAT).

“Quello della qualità dell’aria – spiega l’assessora all’ambiente Monia Monni – è un problema ambientale, ma anche di salute e per questo non può essere sottovalutato in alcun modo. L’obiettivo condiviso è mettere in campo tutte le misure necessarie per salvaguardare la salute delle cittadine e dei cittadini, con attenzione alla minimizzazione dell’impatto sociale. Il lavoro di questi giorni, oltre alla definizione di un protocollo tra Regione e Comune per individuare misure e tempistiche, è orientato a far arrivare quanto prima i 10 milioni di risorse ministeriali che ci consentiranno di aiutare concretamente il Comune di Firenze nella  realizzazione di importanti interventi sul trasporto pubblico locale e sulla mobilità sostenibile, nonché sostenere le cittadine e i cittadini con l’attivazione di importanti incentivi all’acquisto di vetture più efficienti. Eventuali divieti per gli euro 5 riguarderanno aree limitate del comune, dal lunedi al venerdi, dalle 8.30 alle 18.30”.

“Siamo al lavoro con la Regione – dichiara l’assessore all’ambiente di Palazzo Vecchio Andrea Giorgio – per definire in queste settimane, prima del 24 Aprile, un protocollo che consenta di posticipare il termine di introduzione dei divieti, intervenendo da un lato per il miglioramento dei dati sulla qualità dell’aria – che è una priorità per la salute delle persone – con ad esempio ulteriori strumenti di controllo e azioni che non ricadano sui cittadini come la sostituzione della flotta dei bus extraurbani, dall’altro definendo un cronoprogramma graduale di introduzione di eventuali nuove limitazioni accompagnate da incentivi ad hoc per le imprese e i cittadini, come ad esempio sul trasporto pubblico locale e sostituzione veicoli, che si aggiungano a quelli già messi in campo dall’Amministrazione Comunale per l’acquisto di veicoli ecologici a basso impatto ambientale e che hanno reso più conveniente, soprattutto per le fasce di reddito medio basse, la sostituzione delle macchine termiche con modelli di ultima generazione”.

 

 

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